(Alliance News) - Le principali piazze europee dovrebbero aprire in calo, giovedì mattina, secondo i futures di IG, all'indomani della decisione della Fed di aumentare i propri tassi di riferimenti di ulteriori 25 punti base.

"Le azioni statunitensi hanno chiuso la giornata in ribasso, per la delusione data dalle dichiarazioni di Powell che ha escluso la prospettiva di tagli dei tassi a breve, anche se il calo dei rendimenti suggerisce che i mercati obbligazionari li ritiene invece in arrivo", ha commentato Michael Hewson, Chief Market Analyst di CMC Markets.

"I mercati europei sono riusciti a chiudere la giornata cautamente in rialzo, anche se i guadagni sono stati modesti rispetto ai ribassi visti il giorno prima ma alla luce della chiusura negativa degli Stati Uniti di ieri, l'apertura di oggi sembra destinata a essere negativa".

Intanto, l'attenzione si è spostata in Europa, con la BCE che oggi pomeriggio "dovrebbe seguire l'esempio con un proprio aumento dei tassi di 25 punti base, anche se c'è una possibilità di assistere a un aumento di 50 punti base", aggiunge l'analista.

Così, il FTSE Mib dovrebbe aprire in rosso di 80,0 punti o dello 0,3% dopo aver chiuso in verde dello 0,8% a 26.835,31.

In Europa, il CAC 40 di Parigi è atteso in calo di 16,3 punti o dello 0,2%, il FTSE 100 è dato in ribasso di 22,2 punti dello 0,3% mentre il DAX 40 di Francoforte dovrebbe aprire in rosso di 13,0 punti o dello 0,1%.

Tra i listini minori italiani, ieri sera, il Mid-Cap è salito dello 0,2% a 43.038,66, lo Small-Cap ha raccolto lo 0,1% a 28.741,11 e l'Italia Growth ha invece ceduto lo 0,6% a 9.159,69.

Sul principale listino di Piazza Affari, mercoledì Amplifon ha chiuso in rialzo con il 7,2% a EUR35,49 per azione, beneficiando di ottimi numeri relativi al primo trimestre.

UniCredit ha terminato invece su del 3,8% dopo aver fatto sapere che il consiglio di amministrazione, martedì, ha approvato i risultati del primo trimestre del 2023 definendolo "il miglior primo trimestre di sempre e il nono trimestre consecutivo di risultati migliorati sotto ogni aspetto". L'utile netto contabile ammonta a EUR2,1 miliardi da EUR274 milioni dello stesso periodo del 2022.

A testimonianza della buona seduta per il comparto bancario, Mediobanca ha portato a casa un più 3,8% a EUR9,75 per azione. A questo proposito, scrive Francesco Bonazzi su Alliance News": "È stata "la Stampa" di Torino, stamani, a rivelare il balzo del finanziere romano nel capitale di Mediobanca, dove le ultime comunicazioni ufficiali lo davano al 5,6%, dopo gli acquisti iniziati nel febbraio del 2021. A questo punto, Caltagirone è il secondo azionista della banca fondata da Enrico Cuccia con il 9,9%, alle spalle del gruppo Del Vecchio, che ha in mano il 19,8% e in passato è stato suo alleato nella battaglia (persa) per il controllo del Leone di Trieste".

Viaggia bene anche Campari, che ha raccolto l'1,5% premiata dagli analisti dopo la buona trimestrale. A portare al rialzo il target price sono state Jefferies, Deutsche Bank, Goldman Sachs e Credit Suisse.

Fra le note negative Telecom Italia ha ceduto il 4,4%, su cui Société Générale ha tagliato il target price a EUR0,30 da EUR0,30 con titolo 'hold'.

Sul Mid-Cap, Credito Emiliano ha chiuso in vetta con un rialzo del 4,3%, rialzando la testa dopo due sedute ribassiste.

Brunello Cucinelli, su del 2,9%, anch'esso al rimbalzo dopo quattro sedute in cui ha prevalso il lato delle vendite.

Il consiglio di amministrazione di Maire Tecnimont mercoledì ha esaminato ed approvato il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo chiuso con un utile netto consolidato pari a EUR26,2 milioni, in aumento del 47%. L'utile netto gruppo ammonta a EUR25,2 milioni, in crescita del 37% rispetto al primo trimestre del 2022. Nonostante i buoni numeri, il titolo ha chiuso in ribasso, cedendo a fine giornata il 2,1%.

Saras ha ceduto invece il 3,1%, trascinato al ribasso dalla direzione ribassista del prezzo del barile. Si segnala che consiglio di amministrazione mercoledì ha confermato la nomina di Massimo Moratti quale presidente ed amministratore delegato. Franco Balsamo, direttore generale della società, è stato invece nominato deputy ceo.

Sullo Small-Cap, Giglio Group ha ceduto oltre il 15% con nuovo prezzo a EUR0,7140.

Il consiglio di amministrazione di Conafi Prestitò - flat a EUR0,40 - ha approvato martedì il bilancio al 31 dicembre 2022 riportando per l'intero anno una perdita netta di EUR3,4 milioni in peggioramento da un risultato netto negativo di EUR1,7 milioni nel 2021. I ricavi consolidati ammontano a EUR5,9 milioni in aumento dai EUR2,7 milioni del 2021.

FILA ha portato invece a casa il 2,9%, virando al rialzo dopo due sedute ribassiste.

Buoni acquisti anche su Piquadro, che hanno spinto il titolo avanti del 2,5% dopo la flessione - pari allo 0,8% - della vigilia.

Infine, tra le PMI, Fenix Entertainment ha ceduto il 7,2% dopo aver chiuso in vetta con oltre il 14%. Venerdì ha fatto sapere che il valore della produzione del primo trimestre 2023 ammonta a EUR7,5 milioni da EUR4,6 milioni del primo trimestre 2022.

Farmacosmo ha lasciato sul parterre quasi il 12%. Il titolo ha registrato un alto volume di scambi, con oltre 120.000 pezzi scambiati rispetto a una media giornaliera a tre mesi di poco meno di 30.000.

Spinta su Convergenze, che ha chiuso su del 3,0%, bissando al verde della vigilia sempre con il 3,0%.

Friulchem, invece, ha portato a casa il 3,9%, firmando la sua quarta seduta in saldo attivo.

In Asia, con la borsa giapponese chiusa per festività, lo Shanghai Composite scambia in verde dello 0,7% a 3.347,16, l'Hang Seng è in attivo dello 0,9% a 19.872,46.

A New York, il Dow Jones ha chiuso in rosso dello 0,8% a 33.414,24, il Nasdaq ha terminato in calo dello 0,5% a 12.025,33 mentre l'S&P 500 ha chiuso in ribasso dello 0,7% a 4.090,75.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,1085 contro USD1,1053 di mercoledì in chiusura. La sterlina vale invece USD1,2586 da USD1,2549 di mercoledì sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD73,08 al barile contro USD71,91 al barile di mercoledì sera. L'oro, invece, scambia a USD2.039,10 l'oncia da USD2.023,71 l'oncia di mercoledì in chiusura.

Nel calendario macroeconomico di giovedì, alle 0800 CEST spazio al trade balance e al saldo delle partite correnti della Germania.

Alle 0945 CEST, verrà pubblicato il PMI dei servizi dell'Italia e, a intervalli di cinque minuti, quelli della Francia, della Germania e dell'Eurozona. Alle 1030 CEST, lo stesso dato arriverà invece per il Regno Unito.

Alle 1100 CEST, per l'Eurozona, verrà reso noto l'indice dei prezzi alla produzione.

Alle 1415 CEST, occhi sulla BCE e sulla comunicazione sui tassi d'interesse. A seguire, mezzora dopo, si terrà la cosueta conferenza stampa con la presidente della banca centrale, Christine Lagarde.

Alle 1430 CEST, focus sulle richieste USA dei sussidi di disoccupazione mentre, alle 1730 CEST, è prevista un'asta dei buoni del Tesoro statunitense a quattro e otto settimane.

Tra le società di Piazza Affari, sono previsti i conti di Ferrari, Italgas, Moncler ed Edison, tra gli altri.

Di Chiara Bruschi, Alliance News reporter

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