L'italiana Amplifon ha dichiarato venerdì che intende aumentare i diritti di voto, sfruttando una legge sui mercati dei capitali recentemente approvata.

Amplifon, leader mondiale nella vendita di apparecchi acustici, è una delle prime società italiane quotate in borsa a compiere un simile passo da quando la controversa legge è stata approvata dal Parlamento il mese scorso.

La legge include una misura controversa che consente alle società quotate in borsa di emettere azioni che aumentano fino a 10 volte i diritti di voto degli investitori di lunga data.

Il consiglio di amministrazione di Amplifon ha convocato un'assemblea straordinaria degli azionisti il 30 aprile per approvare una "modifica dello statuto che consenta il potenziamento del meccanismo di aumento dei diritti di voto in linea con le nuove disposizioni di legge", si legge in un comunicato.

Con questa modifica, Amplifon mira a sostenere la crescita in parte con mezzi esterni "come, ad esempio, acquisizioni o alleanze strategiche", ha aggiunto.

L'azienda ha detto che continuerà ad avere sede e ad essere quotata in Italia.

Il Governo del Primo Ministro Giorgia Meloni ha introdotto il disegno di legge sui mercati dei capitali per attirare nuovi operatori alla Borsa Italiana, dopo che negli ultimi anni la Borsa di Milano ha perso una serie di aziende importanti a favore di altri mercati e di acquisizioni.

La misura fa parte di un tentativo di arginare le delocalizzazioni verso i Paesi Bassi, dove le regole di corporate governance aiutano gli azionisti consolidati a mantenere una stretta presa sulle società.

Tuttavia, la proposta ha fatto arrabbiare i gestori patrimoniali, compresi i grandi fondi stranieri, che favoriscono la regola "un'azione, un voto", che impedisce una concentrazione di potere nelle mani di pochi. (Servizio di Alvise Armellini, redazione di Gavin Jones e Kirsten Donovan)