(Alliance News) - Mercoledì, Piazza affari ha terminato in rialzo, portando il livello dei punti sopra quota 26.800, sostenuto da buoni risultati trimestrali e dalle speranze che la Federal Reserve americana, più tardi, possa quantomeno segnalare una tanto attesa pausa nella sua campagna di inasprimento monetario, dopo un previsto rialzo del tasso che dovrebbe essere quantificato su 25 punti base.

Nel FedWatch Tool della piattaforma CME Group, utilizzando i future anche in base all'effettivo tasso dei federal funds o EFFR, l'aumento del tasso principale per la comunicazione di questa sera ha una probabilità prezzata al 9% per la conferma nell'intervallo 475/500 bps.

È invece al 91% la probabilità di un aumento nell'area 500/525 bps, un rialzo equivalente a 25 bps, in netto rialzo su base intraday. Il target attuale è compreso fra 475 e 500 punti base.

Intanto, il bilancio dell'Eurosistema cresce ancora. Come reso noto dalla BCE di consueto il mercoledì, nella settimana terminata il 28 aprile i total assets sono cresciuti a EUR7.719 miliardi, con un incremento di circa EUR5,6 miliardi rispetto alla settimana precedente.

Così, il FTSE Mib ha chiuso in verde dello 0,8% a 26.835,31, dopo avare accarezzato e infranto, in giornata, il limite dei 27.000 punti.

Tra i listini minori italiani, il Mid-Cap sale dello 0,2% a 43.038,66, lo Small-Cap raccoglie lo 0,1% a 28.741,11 e l'Italia Growth ha invece ceduto lo 0,6% a 9.159,69.

In Europa, il CAC 40 di Parigi ha chiuso in verde dello 0,3%, il FTSE 100 in rialzo dello 0,2% mentre il DAX 40 di Francoforte ha marcato un attivo dello 0,6%.

Sul principale listino di Piazza Affari, Amplifon avanza con il 7,2% a EUR35,49 per azione, beneficiando di ottimi numeri relativi al primo trimestre.

UniCredit ha chiuso invece su del 3,8% dopo aver fatto sapere che il consiglio di amministrazione, martedì, ha approvato i risultati del primo trimestre del 2023 definendolo "il miglior primo trimestre di sempre e il nono trimestre consecutivo di risultati migliorati sotto ogni aspetto". L'utile netto contabile ammonta a EUR2,1 miliardi da EUR274 milioni dello stesso periodo del 2022.

A testimonianza della buona seduta per il comparto bancario, Mediobanca ha portato a casa un più 3,8% a EUR9,75 per azione. A questo proposito, scrive Francesco Bonazzi su Alliance News": "È stata "la Stampa" di Torino, stamani, a rivelare il balzo del finanziere romano nel capitale di Mediobanca, dove le ultime comunicazioni ufficiali lo davano al 5,6%, dopo gli acquisti iniziati nel febbraio del 2021. A questo punto, Caltagirone è il secondo azionista della banca fondata da Enrico Cuccia con il 9,9%, alle spalle del gruppo Del Vecchio, che ha in mano il 19,8% e in passato è stato suo alleato nella battaglia (persa) per il controllo del Leone di Trieste".

Viaggia bene anche Campari, che ha raccolto l'1,5% premiata dagli analisti dopo la buona trimestrale. A portare al rialzo il target price sono state Jefferies, Deutsche Bank, Goldman Sachs e Credit Suisse.

Fra le note negative Telecom Italia ha ceduto il 4,4%, su cui Société Générale ha tagliato il target price a EUR0,30 da EUR0,30 con titolo 'hold'.

Sul Mid-Cap, Credito Emiliano ha chiuso in vetta con un rialzo del 4,3%, rialzando la testa dopo due sedute ribassiste.

Brunello Cucinelli, su del 2,9%, anch'esso al rimbalzo dopo quattro sedute in cui ha prevalso il lato delle vendite.

Il consiglio di amministrazione di Maire Tecnimont mercoledì ha esaminato ed approvato il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo chiuso con un utile netto consolidato pari a EUR26,2 milioni, in aumento del 47%. L'utile netto gruppo ammonta a EUR25,2 milioni, in crescita del 37% rispetto al primo trimestre del 2022. Nonostante i buoni numeri, il titolo ha chiuso in ribasso, cedendo a fine giornata il 2,1%.

Saras cede invece il 3,1%, trascinato al ribasso dalla direzione ribassista del prezzo del barile. Si segnala che consiglio di amministrazione mercoledì ha confermato la nomina di Massimo Moratti quale presidente ed amministratore delegato. Franco Balsamo, direttore generale della società, è stato invece nominato deputy ceo.

Sullo Small-Cap, Giglio Group ha ceduto oltre il 15% con nuovo prezzo a EUR0,7140.

Il consiglio di amministrazione di Conafi Prestitò - flat a EUR0,40 - ha approvato martedì il bilancio al 31 dicembre 2022 riportando per l'intero anno una perdita netta di EUR3,4 milioni in peggioramento da un risultato netto negativo di EUR1,7 milioni nel 2021. I ricavi consolidati ammontano a EUR5,9 milioni in aumento dai EUR2,7 milioni del 2021.

FILA ha portato invece a casa il 2,9%, virando al rialzo dopo due sedute ribassiste.

Buoni acquisti anche su Piquadro, che hanno spinto il titolo avanti del 2,5% dopo la flessione - pari allo 0,8% - della vigilia.

Infine, tra le PMI, Fenix Entertainment cede il 7,2% dopo aver chiuso in vetta con oltre il 14%. Venerdì ha fatto sapere che il valore della produzione del primo trimestre 2023 ammonta a EUR7,5 milioni da EUR4,6 milioni del primo trimestre 2022.

Farmacosmo cede invece quasi il 12%. Il titolo ha registrato un alto volume di scambi, con oltre 120.000 pezzi scambiati rispetto a una media giornaliera a tre mesi di poco meno di 30.000.

Spinta su Convergenze, che si apprezza del 3,0%, bissando al verde della vigilia sempre con il 3,0%.

Friulchem porta invece a casa il 3,9%, firmando la sua quarta seduta in saldo attivo.

A New York, il Dow Jones sta cedendo lo 0,1%, il Nasdaq sale dello 0,2%, mentre l'S&P 500 sta avanzando con lo 0,1%.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,1053 contro USD1,0959 di martedì in chiusura. La sterlina vale invece USD1,2549 da USD1,2468 di martedì sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD71,91 al barile contro USD75,61 al barile di martedì sera. L'oro, invece, scambia a USD2.023,71 l'oncia da USD2.012,09 l'oncia di martedì in chiusura.

Nel calendario macroeconomico di giovedì, alle 0345 CEST, dalla Cina, arriverà l'indice PMI manufatturiero mentre alle 0800 CEST spazio al trade balance e al saldo delle partite correnti della Germania.

Alle 0945 CEST, verrà pubblicato il PMI dei servizi dell'Italia e, a intervalli di cinque minuti, quelli della Francia, della Germania e dell'Eurozona. Alle 1030 CEST, lo stesso dato arriverà invece per il Regno Unito.

Alle 1100 CEST, per l'Eurozona, verrà reso noto l'indice dei prezzi alla produzione.

Alle 1415 CEST, occhi sulla BCE e sulla comunicazione sui tassi d'interesse. A seguire, mezzora dopo, si terrà la cosueta conferenza stampa con la presidente della banca centrale, Christine Lagarde.

Alle 1430 CEST, focus sulle richieste USA dei sussidi di disoccupazione mentre, alle 1730 CEST, è prevista un'asta dei buoni del Tesoro statunitense a quattro e otto settimane.

Tra le società di Piazza Affari, sono previsti i conti di Ferrari, Italgas, Moncler ed Edison, tra gli altri.

Di Maurizio Carta, Alliance News reporter

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