I militanti Houthi dello Yemen, sostenuti dall'Iran, hanno intensificato gli attacchi alle navi nel Mar Rosso per dimostrare il loro sostegno al gruppo islamista palestinese Hamas che combatte contro Israele a Gaza.

Gli attacchi, che hanno preso di mira una rotta che consente al commercio est-ovest, soprattutto di petrolio, di utilizzare il Canale di Suez per risparmiare il tempo e le spese di circumnavigazione dell'Africa, hanno spinto alcune compagnie di navigazione a riorientare le navi per evitare l'area.

Di seguito sono riportate le aziende (in ordine alfabetico) che stanno valutando o hanno deciso di sospendere le spedizioni attraverso il Mar Rosso:

CMA CGM

Il gruppo marittimo francese CMA CGM il 16 dicembre ha dichiarato che avrebbe sospeso tutte le spedizioni di container attraverso il Mar Rosso, dopo l'attacco ad una delle sue navi container, MSC Palatium III, avvenuto il giorno prima.

HAPAG-LLOYD

La compagnia di navigazione tedesca Hapag Lloyd ha dichiarato il 15 dicembre che stava valutando se sospendere le spedizioni attraverso il Mar Rosso, poche ore dopo aver riferito che una delle sue navi era stata attaccata.

Un proiettile ritenuto un drone ha colpito la sua nave Al Jasrah mentre navigava vicino alla costa dello Yemen. Nessun membro dell'equipaggio è rimasto ferito.

MAERSK

La danese A.P. Moller-Maersk il 15 dicembre ha dichiarato che sospenderà tutte le spedizioni di container attraverso il Mar Rosso fino a nuovo avviso, a seguito di un "incidente sfiorato" che ha coinvolto la sua nave Maersk Gibraltar un giorno prima.

La nave è stata bersagliata da un missile mentre viaggiava da Salalah, Oman, a Jeddah, Arabia Saudita, ha dichiarato l'azienda.

OOCL

Orient Overseas Container Line (OOCL) ha interrotto l'accettazione di carichi da e per Israele fino a nuovo avviso a causa di problemi operativi, ha dichiarato il 16 dicembre la compagnia di navigazione di proprietà di Oriental Overseas (International) Ltd, con sede a Hong Kong. (Relazioni di Paolo Laudani, Izabela Niemiec a Danzica; redazione di Milla Nissi e Jason Neely)