ROMA (MF-DJ)--Le continue indiscrezioni sulle sorti della Banca e del Gruppo Monte dei Paschi alimentano un dibattito mediatico senza fine sui possibili scenari riguardanti il consolidamento del sistema creditizio domestico, che rischia di porre in secondo piano il costo sociale che un'operazione relativa al futuro assetto aziendale potrebbe provocare, se non attentamente gestita.

Per questo motivo, le segreterie di coordinamento di Fabi, First-Cisl, Uilca, Fisac-Cgil e Unisin di B.Mps continuano a chiedere "all'Esecutivo ed al Mef, in qualità di azionista di maggioranza, di farsi garanti del percorso di risanamento, di ricapitalizzazione e di normalizzazione del nostro Istituto di credito, mediante un processo indirizzato a negoziare con le Autorità Europee competenti il superamento dei vincoli codificati nel Piano di Ristrutturazione 2017-2021, anche attraverso il prolungamento del termine di permanenza dello Stato nel capitale della Banca, sino al raggiungimento di una situazione di equilibrio, necessaria per il rilancio del Gruppo".

In occasione della pubblicazione del risultato finale sugli Stress Test, richiamiamo quindi ancora una volta il Mef ad una specifica ed ulteriore assunzione di responsabilità, affinché vengano assicurate alle lavoratrici ed ai lavoratori del Gruppo Mps le opportune garanzie per il proprio futuro professionale e personale, all'interno di una realtà creditizia chiamata comunque a realizzare profondi cambiamenti strutturali.

I sindacati continueranno per questo a vigilare sulle future evoluzioni dello scenario strategico della Banca, chiedendo l'apertura di un tavolo di confronto negoziale indirizzato a valorizzare il contributo e le proposte del Sindacato, con riferimento alla stabilità ed alla continuità aziendale e di Gruppo.

Stamattina, dalle 11h00 alle 13h00, una delegazione delle Organizzazioni Sindacali aziendali si è riunita in presidio a Roma sotto la sede del Ministero dell'Economia e delle Finanze.

pev

(END) Dow Jones Newswires

July 23, 2021 08:47 ET (12:47 GMT)