Lo ha detto il gruppo svizzero del lusso senza fornire previsioni per il resto dell'anno.

La domanda di orologi e gioielli di lusso ha registrato una forte ripresa dopo la pandemia di Covid-19, ma una nuova serie di lockdown in Cina ha colpito le vendite della rivale Swatch Group ad aprile e maggio. 

Anche Richemont ne ha risentito nella Cina continentale, dove le vendite sono diminuite del 37% nel trimestre.

Tuttavia, la crescita complessiva delle vendite pari al 12% a tassi costanti ha superato il tasso di crescita del 7,4% registrato da Swatch Group nel primo semestre grazie alla maggiore esposizione di Richemont alla categoria in rapida crescita dei gioielli e all'aumento della quota di negozi a marchio proprio.

"Il tasso di declino (nella Cina continentale) si è attenuato al 12% in giugno, quando le restrizioni sono state progressivamente allentate", si legge in un comunicato di Richemont, che possiede marchi quali Cartier e Iwc.

Le vendite sono cresciute del 42% in Europa, "sostenute da una robusta domanda interna e dal ritorno della spesa dei turisti, soprattutto da parte dei clienti americani e mediorientali", mentre le Americhe hanno visto un aumento del 25% grazie alla forte spesa interna.

(Tradotto da Luca Fratangelo, editing Sabina Suzzi)