MILANO (MF-DJ)--In qualità di uno dei principali azionisti di Creval, Petrus Advisers fa notare che il Consiglio di Amministrazione della banca ha fornito un chiaro parere sull'offerta non sollecitata e ostile da parte di Credit Agricole, delineando i motivi per cui non sia congrua da un punto di vista finanziario.

L'Opa, si legge in una nota, non valorizza adeguatamente la banca né su base standalone né in ottica M&A. Inoltre, le fairness opinion rilasciate dagli advisor finanziari del CreVal indicano un range valutativo compreso tra 12,95 - 22,7 euro p.a. e la parte bassa del range della fairness opinion di una primaria banca internazionale come Baml è pari a 15.2 euro p.a..

"Non vediamo alcun terreno comune per eventuali reclami da parte di Credit Agricole", prosegue la nota, "alla luce del fatto che la loro offerta di 10.50 euro p.a. è semplicemente troppo bassa per essere presa in considerazione. Dall'inizio del periodo di offerta, il prezzo delle azioni del CreVal è rimasto costantemente sopra 12 euro p.a., suggerendo che il mercato, come noi, continua a supportare il CreVal e il suo management team e non presta alcuna credibilità al tentativo di Credit Agricole di metterci in guardia rispetto al nostro investimento in CreVal".

"Nella nostra carriera abbiamo spesso assistito a tentativi di M&A rivelatisi fallimentari per testardaggine o scarsa maturità, ma i tentativi ostili di Credit Agricole di confutare le analisi degli advisor finanziari di CreVal, addirittura insinuando che queste siano "potenzialmente fuorvianti", non hanno eguali - le consideriamo affermazioni forti supportate da argomentazioni deboli e paragonabili a una lunga storia di goffi e fallimentari tentativi francoitaliani di M&A in vari settori".

Petrus Advisers ritiene che la recente proposta presentata da Credit Agricole in merito ad un possibile rinvio del rinnovo del Consiglio di Amministrazione di CreVal sia deleteria sia per il CreVal che per i suoi azionisti. "Questa proposta ci sembra un mero tentativo di Credit Agricole di proteggere il proprio downside nel caso in cui il fallimento dell'Opa sia ufficiale e CA si ritrovi con una quota di minoranza orfana e dal limitato senso strategico, e allo stesso tempo chiedere agli altri azionisti di rinunciare al proprio diritto di continuare a vedere creazione di valore per il CreVal, sotto la guida di un Consiglio di Amministrazione forte a seguito della prossima assemblea".

"Essendo un azionista rilevante del CreVal, Credit Agricole avrebbe potuto presentare i propri candidati per il Consiglio di Amministrazione, ma sembra invece essere stato distratto dall'Opa e dalla propria strategia costruita sul giocare a ribasso e sminuire il valore del CreVal. I soci del CreVal dovrebbero quindi essere liberi di esprimere il proprio parere e nominare un nuovo Consiglio di Amministrazione all'assemblea del 19 Aprile 2021".

Pertanto Petrus Advisers voterebbe contro la proposta avanzata da Credit Agricole di rinviare il rinnovo del Consiglio di Amministrazione del CreVal. "Suggeriamo agli altri azionisti del CreVal di unirsi a noi".

"Ci riteniamo soddisfatti dei risultati raggiunti dall'attuale Consiglio di Amministrazione e pertanto supporteremo la lista presentata da un altro azionista significativo, DGFD S.A. Petrus Advisers contribuirà ad assicurare qualità e creazione di valore per tutti a livello del Consiglio di Amministrazione ed un continuo focus sull'esecuzione del Business Plan 2019-2023. Infine, ribadiamo il nostro invito a non aderire all'OPA ostile e al ribasso di Credit Agricole a tutti gli altri azionisti del CreVal e suggeriamo inoltre a Credit Agricole di riconoscere la qualità di CreVal e della sua leadership offrendo un prezzo sostanzialmente più alto oppure, semplicemente, di lasciar perdere", conclude la nota.

com/lab

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0608:06 apr 2021

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April 06, 2021 02:09 ET (06:09 GMT)