FRANCOFORTE/LONDRA (Reuters) - La Russia ha detto che entro giovedì elaborerà degli accordi pratici per le aziende straniere affinché paghino il gas di Mosca in rubli, aumentando la probabilità di disagi alle forniture, dato che i Paesi occidentali hanno finora respinto le richieste di Mosca di un cambio valuta per i pagamenti. 

La scorsa settimana l'ordine del presidente Vladimir Putin di far pagare il gas russo ai Paesi "ostili" in rubli ha fatto risalire la valuta dopo il crollo ai minimi storici, registrato quando l'Occidente ha imposto sanzioni a tappeto contro Mosca per l'invasione dell'Ucraina.

"Nessuno fornirà gas gratuitamente, è semplicemente impossibile, e si potrà pagare solo in rubli", ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ai giornalisti.

La mossa ha attirato forti critiche da parte dei Paesi europei, che pagano il gas russo principalmente in euro e sostengono che la Russia non abbia il diritto di ridisegnare i contratti, mentre le nazioni del G7 che hanno respinto le richieste di Mosca.

I prezzi europei del gas all'ingrosso hanno registrato ulteriori guadagni questa settimana sui timori per lo stop alle forniture. [NG/EU]

La Russia ha finora rispettato gli obblighi contrattuali per le forniture di gas all'Europa. 

Peskov ha detto che, in linea con la scadenza del 31 marzo fissata da Putin, "tutte le modalità sono state sviluppate in modo che questo sistema sia semplice, comprensibile e realizzabile per i rispettati acquirenti europei e internazionali"

Ma i Paesi del G7 hanno invitato le aziende a non aderire ai pagamenti in rubli e che la maggior parte dei contratti di fornitura di gas prevedono pagamenti in euro o in dollari.

(Tradotto da Michela Piersimoni, editing Stefano Bernabei)