ROMA (MF-DJ)--È il Perù uno dei Paesi chiave per l'exit-strategy di Enel, finalizzata a tagliare il debito attraverso cessioni per oltre 21 miliardi di euro. Credicorp Capital, holding di servizi finanziari attiva in America Latina, stima in oltre 3 miliardi il controvalore degli asset peruviani avviati a dismissione dal gruppo guidato dall'ad Francesco Starace attraverso la controllata Enel Americas.

Nel dettaglio, scrive Milano Finanza-MF, le attività di generazione sono valutate circa 2 miliardi di dollari, mentre quelle di distribuzione varrebbero 1,245 miliardi di dollari. Il primo lotto di asset comprende Enel Generación Perú, con 7 centrali idroelettriche e 2 centrali termiche, ed Enel Generación Piura, attiva anche nel business del gas naturale. Il secondo blocco di asset fa riferimento a Enel Distribución Perú, presente in 57 distretti della capitale Lima, con oltre 1,5 milioni di clienti, un portafoglio che corrisponde a circa il 18% degli utenti di energia a livello nazionale. Per il tasso di crescita e il quadro regolatorio più favorevole secondo il ceo di Enel Americas, Maurizio Bezzeccheri, la vendita delle controllate peruviane dovrebbe attirare investitori internazionali.

Intanto, sarebbero al nastro di partenza in Argentina le prime cessioni locali del piano taglia-debiti di Enel. Secondo fonti finanziarie, nei prossimi giorni entrerà nel vivo la procedura di vendita dei primi due asset, Costanera (la maggiore compagnia termoelettrica del Paese) e Central Dock Sur (centrale elettrica da circa 900 MW nel distretto di Buenos Aires). Il calendario di massima prevede la raccolta delle offerte nella prima settimana di febbraio, mentre a marzo è previsto l'avvio della cessione di Edesur. Ad affiancare Enel Americas come advisor nella campagna di dismissioni sarà il Banco Santander.

Il pretendente più accreditato per Costanera è Central Puerto, società quotata al Nyse e alla Borsa di Buenos Aires che genera quasi il 10% dell'elettricità del Paese. La società ha un portafoglio diversificato composto da termico, idroelettrico e rinnovabile. Ypf Luz, società di generazione elettrica molto attiva nel mercato delle obbligazioni, sarebbe invece in corsa per Dock Sud. Per Edesur si parla invece di un possibile interessamento da parte dello Stato.

Con una valutazione di mercato di circa 250 milioni di dollari, la società è attiva nella distribuzione di energia nell'area di Buenos Aires. L'eventualità che a farsi avanti sia un' azionista pubblico è stata avanzata da Walter Martello, manager dell'Enre, l'ente nazionale argentino per la regolazione del mercato elettrico, in pratica l'Arera argentina. Ma qualche pretendente privato ci sarebbe comunque. Si parla di Carlos Migeuns Bemberg, erede di una dinastia di imprenditori di origini tedesche, che già possiede indirettamente una quota di minoranza di Edesur. Destino sicuramente pubblico, invece, per la sussidiaria idroelettrica El Chocon, che ha il contratto di concessione in scadenza l'11 agosto 2023. Non essendo prevista una proroga, né che si proceda con un nuovo bando di gara, El Chocon tornerà all'ente concedente, ovvero allo Stato argentino.

pev


(END) Dow Jones Newswires

February 01, 2023 02:54 ET (07:54 GMT)