La più grande utility italiana, Enel, ha dichiarato giovedì che il suo debito netto si ridurrà ulteriormente grazie a diverse cessioni già firmate o in corso, consentendo all'azienda di rispettare la sua guidance per il 2024.

Il gruppo è anche fiducioso di poter aumentare il suo utile core quest'anno, in linea con la guidance indicata a novembre, e ha accennato alla possibilità di aumentare il suo dividendo.

Presentando i suoi risultati per l'anno scorso, Enel ha detto che il suo debito finanziario netto alla fine di dicembre si è attestato a 60,2 miliardi di euro da 60,7 miliardi di euro alla fine del 2022.

Il rapporto tra l'indebitamento netto e l'utile prima degli interessi, delle tasse, del deprezzamento e dell'ammortamento (EBITDA) è sceso a 2,7 l'anno scorso da 3,1.

Si prevede che le vendite di attività che saranno completate nei prossimi mesi ridurranno il debito netto di 6,3 miliardi di euro e, insieme alla disciplina dei costi, porteranno il rapporto con l'EBITDA all'obiettivo del gruppo di 2,4, ha detto il direttore finanziario di Enel Stefano De Angelis.

Tra le operazioni in attesa dell'approvazione finale da parte di tutte le autorità competenti c'è la vendita di 2,9 miliardi di dollari delle partecipazioni di Enel in due attività peruviane a China Southern Power Grid International (CSGI).

L'amministratore delegato di Enel, Flavio Cattaneo, ha dichiarato che il completamento della transazione avverrà probabilmente a breve.

"Tutte le autorizzazioni più importanti sono state rilasciate... non dovrete aspettare molto per un annuncio", ha detto Cattaneo, parlando con gli analisti.

L'UTILE CORE AUMENTA

Il CEO ha escluso il pagamento di un dividendo speciale legato alla recente vendita di attività di distribuzione in Italia, ma ha detto che il gruppo potrebbe aumentare il suo dividendo già a partire dai risultati del 2024, dopo aver pagato 0,43 euro per azione quest'anno.

L'utile di base di Enel è aumentato del 12% lo scorso anno, battendo di poco le aspettative degli analisti, grazie alla crescita delle attività di vendita al dettaglio in Italia, dove ha beneficiato di una maggiore produzione di energia da fonti rinnovabili e di contratti basati sull'aumento dei prezzi.

L'utile ordinario prima degli interessi, delle imposte, del deprezzamento e dell'ammortamento (EBITDA) si è attestato a 22 miliardi di euro (23,9 miliardi di dollari) nel 2023, rispetto alla stima di 21,8 miliardi di euro degli analisti riuniti da LSEG.

Alcuni analisti hanno espresso il timore che le utility europee, tra cui Enel, possano soffrire a causa di un calo dei prezzi dell'energia elettrica in Europa rispetto all'anno scorso, che potrebbe dare ai clienti la possibilità di passare ad altri fornitori.

Il direttore finanziario di Enel ha dichiarato che il gruppo non è preoccupato per l'andamento dei prezzi dell'energia e che sta mettendo in atto misure per fidelizzare i clienti. (1 dollaro = 0,9209 euro) (Servizio di Francesca Landini, redazione di Keith Weir)