MILANO (MF-DJ)--L'imposta del 25% sugli extraprofitti degli operatori dell'energia, realizzati dai rincari di elettricità e gas, si avvicina alla prima scadenza.
L'acconto del 40%, scrive MF, andrà versato entro il 30 giugno, il saldo entro il 30 novembre. Ma l'approssimarsi dei pagamenti non scioglie i dubbi sulla misura, dalla quale il governo conta di incassare circa 11 miliardi di euro, a parziale copertura degli ultimi decreti in materia di aiuti ed energia. Secondo il dossier del Servizio Studi della Camera, appena pubblicato, le maggiori entrate derivanti dall'aumento del contributo dal 10 al 25% saranno di 6,508 miliardi di euro per il 2022, che si aggiungono ai circa 4,4 miliardi precedenti. Ma lato industria, le stime sono decisamente più basse, e secondo l'ad di Enel, Francesco Starace, un prelievo sarebbe semmai giustificato nel breve periodo limitatamente ai trader, "perché i prezzi del gas sono alti senza una buona ragione".
Enel S.p.A. è il primo produttore e distributore italiano di elettricità. Il fatturato per attività è ripartito come segue:
- vendita di elettricità e gas naturale: 227,8 TWh di elettricità prodotta, 321,1 TWh di elettricità e 10,2 miliardi di m3 di gas naturale venduti nel 2022. Inoltre, il gruppo sviluppa attività di ingegneria e costruzione di impianti e unità di generazione elettrica;
- trasporto e distribuzione di elettricità: 507,7 TWh di elettricità trasportati nel 2022. A fine 2022 Enel S.p.A. dispone di una rete di distribuzione elettrica pari a 2,024,038 km.
La ripartizione geografica del fatturato è la seguente: Italia (71,9%), Europa (22,7%), America (5,3%) e altri paesi (0,1%).