ROMA (MF-DJ)--Potrebbe presto tornare il sereno su Fimer, gruppo con sedi a Vimercate (Monza e Brianza) e Terranuova Bracciolini (Arezzo) attivo nella produzione di inverter per il comparto fotovoltaico e di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici (con clienti come Enel X, Eni e Stellantis).

La società, entrata in tensione finanziaria dopo l'acquisto della divisione di inverter fotovoltaici del colosso Abb - come anticipato da MF-Milano Finanza- è stata ammessa dal Tribunale di Arezzo al concordato in continuità diretta formulato sulla base del piano industriale presentato a fine giugno.

In particolare, il ritorno a pieno regime delle attività produttive - così come auspicato dal piano - dipenderà dalla nuova finanza ponte (tramite linee di factoring) per 45 milioni di euro che sarà erogata da Generalfinance, la quale aumenterà quindi il plafond prima di 15 milioni. Le risorse serviranno a finanziare l'acquisto delle materie prime e componenti indispensabili ad avviare il recupero dell'attività produttiva che, a fronte di un portafoglio ordini molto elevato, permetterà di finanziare l'avvio delle nuove produzioni recentemente lanciate (e pronte per aggredire il mercato) caratterizzate da un alto contenuto di innovazione, affidabilità e competitività nel campo dell'energia solare e della mobilità elettrica.

Gli ordini intanto, fanno sapere dalla società, sono ripresi. La ventata d'aria arrivata adesso per il gruppo presieduto da Filippo Carzaniga, esponente della famiglia azionista, dovrebbe quindi garantire il rilancio della società, che era stata corteggiata a maggio dai fondi Attestor Capital e Certina Holding. Entrambi avevano incontrato le sigle sindacali, lanciando così segnali di speranza per l'ingresso di un cavaliere bianco. Nulla però è accaduto e, per il momento, nulla dovrebbe accadere nonostante questa nuova finanza e la ripresa delle attività possano magari riaprire nuove finestre di interesse.

Per provare a capire l'origine delle tensioni, bisogna fare qualche passo indietro. Quando nei primissimi giorni di marzo del 2020 fu annunciata l'acquisizione della divisione di inverter solari del colosso svizzero Abb nessuno avrebbe mai pensato che la nascita del quarto produttore al mondo di inverter, con ricavi per circa 350 milioni, sarebbe infatti stata anche l'inizio dei problemi per il gruppo di Virmecate. La crisi è a tutti gli effetti di natura finanziaria e non produttiva e le cause vanno ricercate proprio nella differenza di stazza tra comprato e compratore, come sottolineato anche da segretario generale della Fiom Arezzo, Alessandro Tracchi, "Abb stava vendendo a un imprenditore sì italiano, ma enormemente più piccolo di quel che andava a comprare".

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3008:39 set 2022


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September 30, 2022 02:40 ET (06:40 GMT)