ROMA (MF-DJ)--Il Documento di economia e finanza del governo guidato da Giorgia Meloni approderà oggi in Consiglio dei ministri.

La riunione, inizialmente convocata alle 15h00, è slittata di un'ora e dovrebbe prendere il via alle 16h00. Nel Def il governo ipotizza una crescita leggermente migliore di quanto previsto pochi mesi fa, con il Pil che quest'anno salirá dell'1%, contro lo 0,6% fissato come obiettivo nella Nota di aggiornamento al Def dello scorso novembre. Le incognite da qui a fine anno restano tante, per questl l'esecutivo ha deciso di presentare il Def con un profilo di grande prudenza con la prospettiva di una riduzione di deficit e debito. Le risorse da poter utilizzare per ulteriori interventi a favore di famiglie e imprese sul fronte energetico ammontano a circa 3 miliardi. Si tratta di una cifra derivante da un obiettivo di deficit che il Def indica per il 2023 al 4,5% del Pil, come la precedente NaDef, rispetto a un tendenziale, cioè a legislazione vigente, del 4,35%. Si tratta appunto di 0,15 punti percentuali di Pil, cioè poco meno di tre miliardi, di deficit in piú, dopo gli oltre venti giá utilizzati dal governo con la legge di Stabilitá per il 2023. Il sentiero per le politiche di bilancio, dunque, resterá stretto anche nel 2024.

Il Cdm oggi esaminerà anche il disegno di legge su interventi a sostegno della competitivitá dei capitali, il disegno di legge su disposizioni sanzionatorie in materia di distruzione, dispersione, deterioramento, deturpamento, imbrattamento e uso illecito di beni culturali o paesaggistici (Cultura)e il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri sulla riorganizzazione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.

Nel corso della riunione, però, i ministri dovrebbero fare il punto anche sulle nomine delle aziende di Stato in scadenza. La partita sui nuovi incarichi da affidare in società come Enel, Eni, Leonardo, Terna e Poste Italiane, si deve chiudere entro giovedì, ma la strada sembra ancora in salita a causa delle frizioni che si stanno registrando tra la premier Giorgia Meloni e il leader della Lega, Matteo Salvini. A Eni sembra ormai certa la riconferma di Claudio Descalzi; in Enel, tramontata la stella dell'amministratore Francesco Starace il nome che risuona spesso è quello dell'attuale numero uno di Terna, Stefano Donnarumma, mentre difficilmente la spunterà Paolo Scaroni, sul quale spongono Forza Italia e Lega per la presidenza.

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1115:00 apr 2023


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April 11, 2023 09:00 ET (13:00 GMT)