VARSAVIA (Reuters) - Eni è in trattative per assicurarsi degli slot nel terminal petrolifero del porto di Danzica, in Polonia, per ricevere il petrolio che lavora nella raffineria Pck Schwedt, in Germania, di cui il gruppo energetico possiede una quota di minoranza.

La raffineria di Schwedt, che tradizionalmente fornisce il 90% del carburante utilizzato nella capitale tedesca, ha operato al 50-60% della capacità questa primavera dopo che la Germania ha interrotto le forniture di petrolio dalla Russia a causa della guerra in Ucraina.

"È in corso di negoziazione un contratto che potrebbe consentire la fornitura di greggio alla raffineria di Schwedt dal terminale di Danzica", ha detto un portavoce di Eni, rispondendo alle domande di Reuters.

L'importanza del terminale di Danzica è cresciuta dopo l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia e i volumi sono saliti a livelli record lo scorso anno. Con l'ultimo pacchetto di sanzioni dell'Unione europea contro Mosca, che pone fine alla possibilità di importare petrolio russo tramite oleodotti in Germania e Polonia, il suo ruolo diventa cruciale.

Eni, che detiene l'8,33% di Schwedt, ha fatto affidamento sulle forniture di greggio russo alla raffineria prima delle sanzioni, ha detto il portavoce del gruppo. Shell, che detiene il 37,5% della raffineria, è già tra i clienti di Naftoport.

La scorsa settimana l'azienda petrolifera statale kazaka KazMunayGaz e Rosneft Deutschland hanno firmato un accordo per la fornitura mensile di 100.000 tonnellate di greggio alla raffineria tedesca di Schwedt fino alla fine del 2023.

(Tradotto da Chiara Bontacchio, editing Andrea Mandalà)