"Il rischio di un collocamento sul mercato penalizza il titolo", commenta un trader dopo che Eni ha girato in negativo in seguito alla notizia lanciata da Bloomberg, secondo cui il Tesoro sta valutando la vendita del 4% del capitale una volta che la compagnia petrolifera avrà completato un piano buyback, puntando a incassare 2 miliardi di euro.

Il governo possiede il 32,4% di Eni, il 4,7% direttamente e il 27,7% tramite Cdp.

Già a novembre Reuters aveva scritto che alcune banche d'investimento avevano proposto al Tesoro di cedere una parte della partecipazione pubblica nel gruppo energetico alla luce del fatto che il completamento del buyback - entro aprile 2024 - e la cancellazione delle azioni acquistate permetterebbero a Roma di ridurre la quota senza perdere il controllo della società.

A fine novembre il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti aveva detto che ridurre la quota dello Stato in Eni sfruttando gli effetti sull'azionariato del piano di buyback della società era "una buona idea".

(Redazione Roma, editing Stefano Bernabei)