Ferrari : Vigna, nessun progetto di riportare sede legale in Italia
02 novembre 2023 alle 15:02
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Residenza fiscale in Italia, paghiamo tasse qui
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 02 nov - Ferrari "non ha alcun progetto" di riportare in Italia la sede legale del gruppo, ora ad Amsterdam. Lo ha ribadito l'amministratore delegato della casa di Maranello, Benedetto Vigna, parlando con i giornalisti a commento dei risultati del terzo trimestre e dei primi nove mesi dell'anno e rispondendo a chi chiedeva un commento sulle indiscrezioni secondo cui la società avrebbe preso in considerazione la possibilità di trasferire nuovamente in Italia la sede legale. "Noi non stiamo pianificando alcun progetto di trasferimento della sede legale di Ferrari NV e vorrei aggiungere che la Ferrari NV ha residenza fiscale in Italia, paghiamo regolarmente le tasse qui in Italia. Oggi non c'è un progetto di trasferirla", ha detto Vigna. Secondo i rumor circolati sulla stampa, a favorire un eventuale ritrasferimento della sede potrebbe essere l'approvazione del Ddl Capitali, collegato alla legge di Bilancio (è stato approvato in Senato a ottobre e presto alla Camera in seconda lettura per l'ok finale). "Non stiamo pianificando nessun trasferimento. Se e quando la norma verrà approvata, si vedranno i termini di approvazione. Tutte le persone osservano, vedono, ragionano. Per ora non c'è nessun trasferimento pianificato", ha detto.
Ferrari N.V. è una holding organizzata attorno a 3 poli di attività:
- costruzione e vendita di veicoli sportivi di lusso (85,8% del fatturato): 458 Italia, 488 GTB, 458 Spider, 488 Spider, F12 Berlinetta, 458 Speciale, 458 Speciale A, California T e FF. Il gruppo propone anche pezzi di ricambio;
- fabbricazione e vendita di motori (2,1%): marca Maserati;
- altro (12,1%): attività di sponsorizzazione, prestazione di servizi finanziari, ecc.
La ripartizione geografica del fatturato è la seguente: Italia (7,4%), Regno Unito (10,5%), Germania (8,3%), Europa-Medio Oriente-Africa (21,9%), Stati Uniti (25,7%), Americhe (3,8%), Cina-Hong Kong-Taiwan (9,8%), Asia-Pacifico e Australia (12,6%).