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MILANO (MF-NW)--Trimestre da record per Ferrari, che ha chiuso il terzo trimestre con un incremento di utili e ricavi, supportata dall'appeal delle personalizzazioni e da un forte mix di prodotti, e ha ritoccato al rialzo la guidance sul 2023.
Guardando nel dettaglio, i ricavi netti della Casa di Maranello
risultano pari a 1,54 miliardi di euro nel terzo trimestre, in crescita
del 23,5% rispetto all'anno precedente, con consegne totali pari a 3.459
unità, in aumento dell'8,5% su base annua. L'ultima riga del conto economico segna un utile netto adjusted pari a 332 milioni di euro, in aumento del 45,7% su base annua, che su base diluita ammonta a 1,82 euro per azione rispetto a 1,23 euro per azione nel terzo trimestre 2022. Contestualmente l'Ebit adjusted si è attestato a quota 423 milioni di euro, in crescita del 41,6% su base annua, con un margine del 27,4%, mentre il margine Ebitda, pari a 595 milioni di euro, segna un miglioramento su base annua del 37%, con un margine del 38,6%. Forte crescita anche nei nove mesi, dove il marchio di supercar ha registrato un utile netto adjusted pari a 963 milioni di euro, a fronte dei 718 milioni contabilizzati nello stesso periodo del 2022 (+34% a/a). Sempre nei nove mesi i ricavi risultano pari a 4,44 miliardi di euro, da un risultato di 3,72 miliardi nello stesso periodo del 2022 (+19% a/a).
"Un altro trimestre da record, con una crescita degli utili trainata da
un mix ancora più ricco e dal continuo appeal delle personalizzazioni,
che ci porta ad aumentare la guidance per l'anno. Il portafoglio
ordini rimane ai massimi livelli grazie alla forte domanda in tutte le
aree geografiche e si estende a tutto il 2025", ha commentato
l'amministratore delegato Benedetto Vigna. "L'unicità del nostro marchio,
che ancora una volta ha contribuito a questo successo, è di ispirazione
per tutto ciò che facciamo: dai lanci di nuovi modelli, tra cui le ultime
296 Challenge e 499P Modificata, alle esperienze esclusive che offriamo
ai nostri clienti, come il recente Ferrari Gala di New York e le Finali
Mondiali al circuito del Mugello". Di fronte a un contesto inflattivo, inoltre, il ceo Benedetto Vigna ha escluso ulteriori aumenti dei prezzi nel 2024, che saranno valutati "nel corso del prossimo anno" ma "non sono previsti attualmente", e ha sottolineato che il marchio ha attualmente un "portafoglio ordini che copre tutto il 2025".
Nel terzo trimestre 2023 le vetture consegnate hanno raggiunto le 3.459
unità, con un incremento di 271 unità rispetto all'anno precedente,
grazie a un portafoglio ordini molto solido che rispecchia i
volumi, le aree geografiche e i piani di allocazione prodotti per
trimestre, come si apprende da una nota. Su base geografica, la regione
Emea ha registrato un aumento dell'8,3%, le Americhe del 21,1%, la Cina
Continentale, Hong Kong e Taiwan hanno riportato una diminuzione di 36
unità (-8%) e la regione Resto dell'Apac è rimasta in linea con lo stesso
periodo dell'anno precedente. A trainare sono state le famiglie 296 e
SF90, mentre la F8 Spider è prossima alla fine del suo ciclo di vita.
Nel corso del trimestre le consegne della 812 Competizione A e della
Purosangue erano in fase di accelerazione, mentre sono proseguiti i piani
di allocazione della Daytona SP3. Nella gamma prodotti del trimestre sono compresi nove modelli con motore a combustione interna (Ice) e quattro modelli a motorizzazione ibrida. Per la prima volta, le consegne dei modelli ibridi hanno raggiunto il 51% delle consegne totali nel trimestre, secondo quanto dichiarato in call dal cfo Antonio Picca Piccon.
La solida generazione di free cash flow industriale, pari a 301 milioni
di euro, è stata trainata dall'aumento dell'Ebitda adjusted, in parte
controbilanciato da spese in conto capitale di 205 milioni di euro e
dall'aumento di capitale circolante, fondi e altre voci per 80 milioni di
euro. Parallelamente, l'indebitamento industriale netto al 30 settembre
2023 si è ridotto a 233 milioni dai 331 milioni al 30 giugno 2023.
Guardando avanti, la Casa di Maranello ha ritoccato al rialzo la
guidance sul 2023, sulla base di una serie di considerazioni: un mix
prodotto molto positivo e personalizzazioni migliori delle attese; un
miglioramento dei ricavi da attività racing; un'inflazione dei costi
persistente; un aumento degli ammortamenti legato all'avvio della
produzione di nuovi modelli; una generazione di free cash flow industriale sostenuta da una forte profittabilità, parzialmente
compensata da spese in conto capitale disciplinate e da assorbimento di
capitale circolante. Nel dettaglio, i ricavi netti del 2023 sono attesi
attorno ai 5,9 miliardi di euro, da una precedente stima di 5,8 miliardi,
mentre l'Ebit adjusted è stimato a 1,57 miliardi e non più tra 1,51 e
1,54 miliardi, con un margine che dovrebbe essere pari o superiore al
26,5%. Su base diluita, l'utile adjusted si attesterebbe ora a un
risultato pari o superiore a 6,55 dollari ad azione, dai 6,25-6,4 attesi
in precedenza.
Sul fronte delle corse, il ceo Benedetto Vigna ha dichiarato agli analisti che "in Formula 1, i recenti podi e miglioramenti ci danno la spinta per prepararci alla prossima stagione. Il marchio continuerà a migliorare e recuperare il gap tecnico. Pertanto, da un lato stiamo rafforzando la squadra sotto la guida di Fred (Frederic Vasseur, general manager di Ferrari, ndr), dall'altro stiamo ampliando la nostra infrastruttura di produzione per le corse, che ci garantirà una maggiore velocità di sviluppo e qualità".
vsi
(END) Dow Jones Newswires
November 02, 2023 10:49 ET (14:49 GMT)