Con Weichai rapporti eccellenti, Golden Power inapplicabile

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 23 giu - Alberto Galassi, amministratore delegato di Ferretti, la multinazionale italiana già quotata a Hong Kong e attiva nel settore della cantieristica navale che vanta marchi del calibro di Riva, Pershing e Wally, è entusiasta dell'esito del collocamento delle azioni in vista del dual listing alla Borsa di Milano, in calendario il 27 giugno. E' inoltre fiducioso sulla crescita della società e già ha allo studio acquisizioni. "In azienda siamo felicissimi del collocamento, considerando il momento complicato per il mercato. Inoltre la qualità dei sottoscrittori è elevata, con il 70% degli investitori che sono internazionali", ha dichiarato il manager in una intervista a Radiocor. Per altro sono entrati tre investitori anchor, accaparrandosi il 13% del capitale complessivamente. Si tratta del fondo Chimera Abu Dhabi, con una quota attorno al 3%, di Danilo Iervolino, azionista di controllo della casa editrice Bfc Media e dell'Espresso Media oltre che patron della Salernitana, e il ceco Karel Komarek, fondatore del gruppo KKCG, che opera nei settori delle lotterie, del petrolio e gas naturale, degli investimenti e delle tecnologie informatiche. I due imprenditori assieme hanno sottoscritto in totale il 35,4% delle azioni in offerta, pari a circa il 10% del capitale della società, con Iervolino che possiede qualche azione più di Komarek. "Oltre ad essere due imprenditori e finanzieri esperti, sono due appassionati di nautica, che quindi sono in grado di riconoscere il valore del lusso dei nostri marchi e così non hanno avuto dubbi circa le loro scelte", ha spiegato Galassi. Il manager è fiducioso sul futuro della società. "L'azienda va molto bene ed è privilegiata dal fatto che può competere a livello altissimo con i migliore marchi. Opera in un segmento, quello dell'alto di gamma, poco toccato da guerre, pandemie e inflazione". Così il 2023 sarà un anno di crescita, come dimostrato anche dalla prima trimestrale, chiusa con un utile netto pari a 18,6 milioni di euro, in crescita del 42% rispetto allo stesso periodo del 2022 e con un portafoglio ordini che ha raggiunto 1.496,3 milioni di euro, in crescita del 15,4%. La politica della società, comunque, sarà quella di crescere nei servizi ad altissimo valore aggiunto e nei servizi refitting (di manutenzione, ndr). In più la società ha allo studio anche acquisizioni proprio per rafforzarsi sul fronte dei servizi e anche sul lato dei fornitori. "Abbiamo già identificato gli obiettivi", ha detto Galassi, senza scendere però in ulteriori dettagli o fornire indicazioni anche sulle tempistiche.

Quanto ai rapporti con il socio Weichai Power, Galassi ha detto che sono "eccellenti". Del resto, ha spiegato il ceo di Ferretti, Weichai ha comprato la società 12 anni fa quando era in crisi, ci ha creduto e ha sostenuto il suo rilancio, lasciando la guida al management italiano. "Oggi riporta a casa parte degli investimenti fatti 12 anni fa", vendendo il 26,1% del capitale sociale di Ferretti e incassando 265 milioni. "Nel corso degli anni si è costruita una relazione eccezionale, grazie a persone di qualità, che hanno favorito anche lo sviluppo dell'azienda in Asia". I rapporti si profilano stabili per il futuro, anche perché in tal modo il socio cinese beneficerà della crescita che si profila negli anni a venire e che il ceo ha definito potenziale enorme. Ricordiamo che il socio cinese ha un lockup sulla propria partecipazione di soli 90 giorni.

Non si profilano, inoltre, problemi di golden power. "Nel 2022, in occasione della quotazione a Hong Kong, ponemmo all'attenzione dell'allora Governo italiano la nostra situazione in tema di Golden Power e ci fu riferita la sua inapplicabilità. Quest'anno, in vista del dual listing, abbiamo di nuovo chiesto al Governo Meloni e ci è stata confermata nuovamente l' inapplicabilità della stessa".

Dopo la discesa di Weichai, Ferretti diventa la società nautica con il più elevato flottante al mondo, dal momento che la partecipazione dei cinesi è scesa dal 67% al 35%. Galassi, comunque, non teme acquisizioni e opa ostili. "Anche tutti gli azionisti che hanno aderito al collocamento sono entrati d'amore e d'accordo con l'azienda, credendo nei nostri numeri. Tutto il resto è gossip", ha tagliato corto. Nell'azionariato rimarrà anche Piero Ferrari, attraverso la sua F Investments S.A. all'8%. La sua presenza è stata definita da Galassi "fondamentale e alla base anche del miracolo di rilancio degli ultimi anni. Ferrari - ha spiegato ancora il ceo di Ferretti - è infatti stato un manager, un azionista, una guida e sicuramente ci ha portato tanta fortuna". I valori di Ferrari, per altro ispirano la multinazionale forlivese, che cerca di mantenere alto il suo livello nell'alto di gamma. "Nel mondo, del resto, quando si parla di lusso italiano, a parte la moda, alla fine si pensa a Riva e Ferrari", ha concluso Galassi, soddisfatto per la quotazione a Piazza Affari, "mercato che sa accogliere e valorizzare i marchi del lusso".

Eleonora Micheli

(RADIOCOR) 23-06-23 19:08:36 (0586) 3 NNNN


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June 23, 2023 13:12 ET (17:12 GMT)