(Alliance News) - L'indice Mib ha chiuso in ribasso nella seconda sessione della settimana, portando l'asticella dei punti su quota 27.000 martedì e virando sul trenbd bearish dopo buona parte della seduta in territorio rialzista.

Le borse avevano preso fiato dopo che gli ultimi dati sull'inflazione dei prezzi alla produzione nell'eurozona e l'indagine sulle aspettative di inflazione al consumo della BCE hanno suggerito una situazione inflazionistica - quantomeno secondo gli analisti - in attenuazione.

Martedì, nel FedWatch Tool della piattaforma CME Group, utilizzando i future anche in base all'effettivo tasso dei federal funds o EFFR, l'aumento del tasso principale per la riunione del 3 maggio ha una probabilità prezzata al 41% per la conferma nell'intervallo 475/500 bps. È invece al 59% la probabilità di un aumento nell'area 500/525 bps, un rialzo equivalente a 25 bps. Il target attuale è compreso fra 475 e 500 punti base.

Come afferma nella sua nota settimanale César Pérez Ruiz di Pictet Wealth Management, "i dati della scorsa settimana hanno mostrato che l'indice annuale dei consumi personali è sceso dal 4,7% di gennaio al 4,6% di febbraio. Sebbene sia ancora alto, questo è leggermente al di sotto del punto medio del tasso del Fed Fund e potrebbe essere considerato dalla Fed come un segno di successo nella sua lotta contro l'inflazione".

Così, il FTSE Mib ha chiuso in rosso dello 0,6% a 27.026,56.

Fra i listini minori, il Mid-Cap ha chiuso in passivo dello 0,5% a 43.658,15, lo Small-Cap è in rosso dello 0,1% a 29.848,47 e l'Italia Growth ha terminato in verde dello 0,3% a 9.425,30.

In Europa, il CAC 40 di Parigi ha terminato poco sotto la parità, il FTSE 100 di Londra ha ceduto lo 0,5% e il DAX 40 di Francoforte è avanzato con lo 0,1%.

Sul listino principale di Piazza Affari, buon andamento dei petroliferi con il taglio annunciato dall'OPEC. L'Arabia Saudita ha infatti annunciato, domenica, un taglio coordinato della produzione da parte delle principali potenze petrolifere, nonostante le pressioni degli Stati Uniti per pompare più greggio, affermando di puntare alla stabilità del mercato.

A Milano, quindi, Saipem ha chiuso in rialzo del 2,6% marcando la sua settima sessione di fila in saldo attivo.

Sull'aumento dell'oro nero, in spolvero anche ERG, che è salito del 3,5% dopo lo 0,9% di passivo di lunedì. In precedenza, la company dei Garrone aveva chiuso in verde per tre sedute di fila.

Acquisti anche Pirelli, che alla vigilia dei conti ha chiuso raccogliendo l'1,6% con prezzo oltre quota EUR4,70.

Fra i bancari buoni acquisti su BPER Banca. La banca - su dell'1,6% - e UnipolSai Assicurazioni, che ha raccolto lo 0,3% sul MidCap, hanno sottoscritto un accordo per l'avvio di una partnership strategico commerciale nel settore del noleggio a lungo termine da realizzare, tra l'altro, mediante la fusione per incorporazione di Società Italiana Flotte Aziendali Spa, entità interamente controllata da BPER Banca, in UnipolRentalSpa, quest'società controllata da UnipolSai.

Enel ha chiuso invece tra i ribassisti con lo 0,3%. La società, scrive Bloomberg, sta valutando la vendita di una quota di maggioranza nel suo business di stoccaggio di energia, in una mossa volta a ridurre ulteriormente l'onere del debito della società. Enel, precisa Bloomberg, ha ricevuto offerte non vincolanti per una partecipazione dell'80% nel progetto, del valore di circa EUR2 miliardi.

Sul segmento cadetto, Seco ha chiuso in verde del 7,2% e su cui si è registrato un elevato volume di scambi con oltre 663.000 pezzi scambiati su una media giornaliera a tre mesi di poco meno di 190.000.

Prevale bene il lato degli acquisti anche su Piaggio, con la company della Vespa che ha chiuso in verde del 2,8% facendo seguito all'attivo della vigilia con l'1,5%.

Verde anche per Tod's, che ha raccolto lo 0,3% con prezzo a EUR37,96. Sul titolo si segnala che Goldman Sachs ha portato il prezzo a EUR43,10 da EUR39,00.

Mutuionline ha invece portato a casa un attivo del 2,6%, bissando al verde della viglia quando aveva raccolto il 2,1%.

Migliorare i servizi idrici integrati per un milione di cittadini nelle province di Genova e La Spezia, mitigando la crisi idrica in atto attraverso un'attenta gestione della risorsa acqua. Questo è il principale obiettivo del finanziamento "Sustainability linked" da EUR150 milioni concesso dalla Banca europea per gli investimenti a Iren che lo ha reso noto martedì. Il titolo ha comunque chiuso in rosso, seppure con lo 0,5%.

Sullo Small-Cap, GPI ha raccolto il 4,3% dopo le tre precedenti chiusure ribassiste.

Ribasso anche per Sogefi, con un passo indietro dello 0,4% dopo buona parte della sessione in positivo e virando rispetto al verde della vigilia, chiusa con un più 1,8%.

Monrif cede invece il 3,6%, dopo aver comunicato lunedì i risultati dell'anno 2022 riportando un utile di EUR314.000 in miglioramento da una perdita di EUR3,3 milioni riportata al 31 dicembre 2021. I ricavi consolidati ammontano a EUR157,9 milioni rispetto a EUR149,5 milioni del precedente esercizio, con un incremento del 5,6%.

Bastogi ha lasciato invece sul parterre il 2,3%. Per la più antica società quotata italiana il settimanale segna ancora un lieve attivo.

Tra le PMI, Fenix Entertainment ha portato a casa il 6,9% con prezzo a EUR0,2960, al rimbalzo tre sedute di significativi ribassi.

GM Leather ha invece portato l'asticella del prezzo al rialzo del 5,4% con nuovo prezzo a EUR1,7500 dopo il passo indietro con l'1,2% di lunedì in chiusura.

Fra le diverse note negative, Farmacosmo ha ceduto il 5,6% sul minimo annuale di prezzo a EUR1,51.

Datrix ha invece fatto marcia indietro con il 4,8%. La company ha approvato venerdì i risultati consolidati del 2022 riportando una perdita netta di EUR2,7 milioni in peggioramento da EUR2,4 milioni del 2021. I ricavi del 2022 ammontano a EUR16,8 milioni in aumento del 46% rispetto all'anno precedente quando erano EUR11,5 milioni.

A New York - con gli scambi a pieno regime - il Dow Jones è in rsso dello 0,7%, l'S&P sta cedendo lo 0,6%, mentre il Nasdaq è sotto dello 0,5%.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0955 contro USD1,0892 di lunedì in chiusura. La sterlina vale invece USD1,2500 da USD1,2398 di lunedì sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD83,98 al barile contro USD84,71 al barile di lunedì sera. L'oro, invece, scambia a USD2.021,55 l'oncia da USD1.989,87 l'oncia di lunedì in chiusura.

Nel calendario economico di mercoledì, alle 0800 CET gli ordini delle fabbriche tedesche, alle 0845 CET la produzione industriale francese, mentre alle 0945 CET sarà la volta del PMI servizi dell'Italia. A distanza di cinque minuti sarà poi la volta di quello della Francia, della Germania e alle 1000 CET dell'Eurozona.

Lo stesso dato verrà rilasciato alle 1030 CET per il Regno Unito. Alle 1100 CET, dall'Italia, arriverà il dato sulle vendite al dettaglio.

Alle 1300 CET, dagli USA, focus sul report sul mercato dei sui mutui, alle 1415 CET il dato ADP e alle 1430 CET il saldo della bilancia commerciale.

Alle 1545 CET, sempre dagli USA, arriverà il PMI del terziario e, alle 1630 CET, le scorte di petrolio, il report EIA e l'inventario di Cushing.

Da segnalare che rimarranno chiuse per festività nazionale la borsa di Shanghai e quella di Hong Kong.

Fra le società di Piazza Affari, sono previsti i risultati di Netweek e Pirelli.

Di Maurizio Carta, Alliance News reporter

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