PARIGI (awp/ats) - La Corte di cassazione francese ha annullato l'incriminazione ("mise en examen") del produttore di cemento francese Lafarge, filiale del gigante elvetico dei materiali da costruzione Holcim, per aver messo in pericolo dipendenti in Siria.

"La legge francese non è applicabile", ha indicato la più alta istanza giudiziaria dell'esagono. "La società rimane per contro incriminata per crimini contro l'umanità e finanziamento di un'impresa terroristica", ha aggiunto la Corte in una dichiarazione citata dall'agenzia Awp.

Il gruppo è sospettato di aver pagato diversi milioni di euro nel 2013 e nel 2014, attraverso la sua filiale siriana Lafarge Cement Syria (LCS), a gruppi jihadisti, tra cui l'organizzazione dello Stato Islamico, nonché a intermediari: questo per mantenere in funzione un cementificio a Jalabiya, nel nord del paese, mentre la nazione stava sprofondando nella guerra civile. Nel 2015 Lafarge si era poi unita al concorrente svizzero Holcim per dare vita a LafargeHolcim, entità che nel frattempo è tornata a chiamarsi Holcim.

Non è la prima volta che Lafarge viene citata in giudizio per la sua attività in Medio Oriente: nell'ottobre 2022 la società si è dichiarata colpevole, davanti a un tribunale federale statunitense, di accuse relative a pagamenti a gruppi considerati terroristici dagli Stati Uniti, tra cui lo Stato Islamico. L'azienda aveva accettato la confisca di 687 milioni di dollari (587 milioni di franchi al cambio attuale) e una sanzione finanziaria di 90 milioni di dollari.