Kering crolla in borsa dopo avvertimento sugli utili, -14%
20 marzo 2024 alle 09:37
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PARIGIMILANO (awp/ats/ans) - Il colosso del lusso Kering affonda alla borsa di Parigi, dopo aver anticipato ieri che i ricavi del primo trimestre si contrarranno del 10% a causa di un calo del 20% delle vendite della sua griffe di punta, Gucci, su cui pesa la performance negativa nell'area dell'Asia Pacifico.
Il titolo è arrivato a cedere il 14%, bruciando più di 7 miliardi di capitalizzazione. Il profit warning affossa tutto il settore del lusso: Lvmh cede il 3,1%, Dior il 4,1% e a Zurigo Richemont lascia sul terreno il 3,7%.
Gruppo globale del lusso, Kering gestisce lo sviluppo di una serie di rinomate Case di moda, pelletteria e gioielleria: Gucci, Saint Laurent, Bottega Veneta, Balenciaga, Alexander McQueen, Brioni, Boucheron, Pomellato, Dodo, Qeelin, Ginori 1735, oltre a Kering Eyewear e Kering Beauté. Ponendo la creatività al centro della sua strategia, Kering consente alle sue Case di stabilire nuovi limiti in termini di espressione creativa, realizzando al contempo il Lusso di domani in modo sostenibile e responsabile. Cattura queste convinzioni nella sua firma: Empowering Imagination. Nel 2023, Kering avrà 48.964 dipendenti e un fatturato rideterminato di 19,6 miliardi di euro. Alla fine del 2023, il Gruppo aveva una rete di 1.771 negozi gestiti in proprio, situati principalmente in Europa occidentale (367), Nord America (316), Giappone (238) e nei Paesi emergenti (698). Le vendite nette sono distribuite geograficamente come segue: Europa occidentale (27,6%), Giappone (7,2%), Asia/Pacifico (35%), Nord America (23%) e altri (7,2%).