Nasdaq Inc è pronta ad annunciare nuove restrizioni sulle Ipo, mossa che renderà più difficoltoso per alcune aziende cinesi lo sbarco in borsa.

Lo hanno dichiarato fonti vicine alla situazione ieri in tarda serata.

Sempre secondo le fonti, sebbene Nasdaq non le citi espressamente nelle nuove misure, la mossa è stata dettata principalmente dalle preoccupazioni verso la mancanza di trasparenza nella contabilità e i forti legami con potenti addetti ai lavori delle aziende cinesi candidate all'Ipo.

In un momento di crescenti tensioni fra gli Stati Uniti e la Cina sui rapporti commerciali, le nuove tecnologie e la diffusione del coronavirus, i nuovi paletti del Nasdaq sulle Ipo di aziende cinesi rappresentano solo l'ultimo punto di rottura nella relazioni economiche fra le due maggiori potenze mondiali.

Le nuove restrizioni agli standard di quotazione riflettono le preoccupazioni dell'operatore di borsa in merito alle aziende cinesi che si candidano per l'Ipo nella borsa statunitense. Lo scorso mese, Luckin Coffee, che aveva debuttato nel 2019, ha annunciato che da un'indagine interna erano emerse irregolarità nella contabilizzazione delle vendite da parte del Coo e altri dipendenti.

Le nuove regole richiederanno che le aziende di alcuni Paesi, tra cui la Cina, dovranno prima raccogliere 25 milioni di dollari nell'Ipo o, in alternativa, almeno un quarto della capitalizzazione di mercato post quotazione, hanno dichiarato le fonti.