Nike prevede di tagliare circa il 2% del personale
16 febbraio 2024 alle 08:19
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A dicembre, Nike aveva delineato un piano di risparmio di 2 miliardi di dollari per i prossimi tre anni attraverso misure che comprendevano la riduzione della fornitura di alcuni prodotti, il miglioramento della catena di approvvigionamento, il taglio dei livelli manageriali e l'aumento dell'uso dell'automazione.
(Reuters) - Nike ha detto che taglierà circa il 2% della propria forza lavoro totale, ovvero più di 1.600 posti di lavoro, nell'ambito di un piano di riduzione dei costi dopo aver registrato un calo degli utili quest'anno.
Anche i concorrenti globali Adidas, Puma e JD Sports, hanno registrato risultati più deboli quest'anno, in quanto i consumatori hanno ridotto le spese non essenziali.
L'azienda ha inoltre annunciato che nel terzo trimestre sosterrà costi di licenziamento dei dipendenti per circa 400-450 milioni di dollari.
In base a un documento dell'azienda, al 31 maggio 2023 Nike contava circa 83.700 dipendenti.
Il Wall Street Journal, che ha riportato per primo la notizia, ha detto che i tagli dovrebbero iniziare oggi e che una seconda fase sarà completata entro la fine del trimestre in corso.
I licenziamenti non dovrebbero riguardare i dipendenti dei negozi e dei centri di distribuzione o quelli del team di innovazione, aggiunge il quotidiano.
(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Gianluca Semeraro)
Nike, Inc. è specializzata nella progettazione, produzione e commercializzazione di scarpe, abbigliamento e attrezzature sportive. I prodotti del gruppo sono venduti principalmente con i nomi Nike, Jordan, Converse Chuck Taylor, All Star, One Star, Star Chevron e Jack Purcell. Le vendite nette sono suddivise per famiglia di prodotti come segue: - calzature (68,9%); - abbigliamento (27,2%); - attrezzature sportive (3,4%): attrezzature da golf (mazze da golf, palline, guanti, ecc.), borse, palline, ecc; - altro (0,5%). Alla fine di maggio 2023, i prodotti venivano commercializzati attraverso una rete di 1.032 negozi in tutto il mondo, attraverso distributori indipendenti e via Internet. Le vendite nette sono distribuite geograficamente come segue: Nord America (44,3%), Europa/Medio Oriente/Africa (27,5%), Cina (14,9%), Asia/Pacifico e America Latina (13,2%) e altro (0,1%).