Le azioni australiane si sono ritirate di oltre l'1% giovedì, con perdite su larga scala nella maggior parte dei settori, dopo che i dati sorprendentemente forti sui prezzi al consumo hanno rafforzato le prospettive di un aumento dei tassi di interesse da parte della banca centrale del Paese.

L'indice S&P/ASX 200 è sceso dell'1,4% a 7671,3 alle 0017 GMT, toccando il livello più basso dal 31 maggio. Il benchmark ha chiuso in calo dello 0,7% nella sessione precedente.

I dati di mercoledì hanno mostrato che l'inflazione australiana a maggio è aumentata molto più velocemente del previsto, raggiungendo il 4%, inducendo gli investitori a prevedere una maggiore probabilità di rialzo dei tassi da parte della Reserve Bank of Australia rispetto ad un taglio dei tassi.

In precedenza, la banca centrale del Paese aveva ribadito di essere disposta a rialzare i tassi se l'inflazione si dimostrasse appiccicosa nel Paese.

Gli analisti di Morgan Stanley prevedono che la RBA aumenterà i tassi di interesse ad agosto, dopo i forti dati sull'inflazione.

"Un ulteriore rialzo con un orientamento da falco previsto nelle prospettive è probabile che veda una debolezza prolungata nelle condizioni commerciali interne", hanno affermato.

Gli investitori attendono anche l'indice dei prezzi delle spese per i consumi personali degli Stati Uniti - l'indicatore preferito della Federal Reserve per l'inflazione - previsto per venerdì, che potrebbe fornire ulteriori indizi sulla traiettoria di taglio dei tassi della Fed.

A Sydney, i titoli finanziari sensibili ai tassi di interesse sono scesi dell'1,7%, toccando il livello più basso da oltre una settimana. Tutte le banche 'Big Four' hanno subito un calo di oltre l'1,5% ciascuna.

I titoli minerari più pesanti si sono ritirati dello 0,7%. Le azioni di BHP Group e Rio Tinto sono scese rispettivamente dell'1% e dello 0,7%.

Le azioni dell'oro sono scese dell'1%, toccando il livello più basso dalla fine di marzo. I minatori d'oro Northern Star Resources ed Evolution Mining hanno perso rispettivamente lo 0,9% e l'1,2%.

I titoli dell'energia hanno subito una flessione dello 0,7%, mentre i titoli del settore immobiliare sono scesi del 3%, toccando il livello più basso dall'inizio di maggio.

L'indice di riferimento neozelandese S&P/NZX 50 è sceso dello 0,4% a 11.786,1.