(Alliance News) - In attesa di conoscere le decisioni delle banche centrali - si parte domani con la Bank of Japan - e i dati macro di Eurozona e USA, i futures sui principali listini del Vecchio Continente sono in ribasso in vista dell'apertura di giovedì.

Il FTSE Mib è dato in ribasso di 72,5 punti o dello 0,3% dopo aver chiuso in rosso dello 0,5% a 27.107,51 mercoledì sera.

Il FTSE 100 di Londra è previsto in calo di 15,0 punti o dello 0,2%, il CAC 40 di Parigi è atteso in rosso di 22,6 punti o lo 0,3% mentre il DAX 40 di Francoforte è indicato in perdita di 25,5 punti o dello 0,2%.

Ieri sera, a Milano, il Mid-Cap ha chiuso in passivo dello 0,3% a 43.214,18, lo Small-Cap ha ceduto lo 0,3% a 28.931,49 e l'Italia Growth ha finito la seduta in ribasso dello 0,4% a 9.219,62.

A Milano, sul listino principale di Piazza Affari, fra i migliori si è vista Pirelli & C, in rialzo sin dal suono della campanella, che ha finito su dello 0,8%.

Fra i pochi rialzisti si registra anche Amplifon, in aumento dell'1,2% a EUR33,45.

In fondo al listino, come anticipato, larga presenza dei bancari. Banco BPM cede il 5,3%, in passivo per la terza sessione consecutiva.

BPER Banca chiude invece in rosso del 6,8%, posizionandosi come peggior performer del listino.

UniCredit, che già martedì aveva chiuso in coda in calo del 2,7%, perde il 2,0%. La banca ha fatto sapere martedì di aver acquistato 10,2 milioni di azioni proprie tra il 17 e il 21 aprile 2023. Le azioni sono state acquistate al prezzo medio di EUR19,4380 per un controvalore complessivo di EUR199,0 milioni.

Sul Mid-Cap, ribasso per PharmaNutra, che ha chiuso cedendo il 4,2%. Sul titolo si è registrato un alto volume di scambi, con 18.800 pezzi passati di mano rispetto a una media giornaliera a tre mesi di circa 6.000.

Juventus FC cede il 3,3% dopo il calo del 7,6% di martedì, per via delle notizie secondo cui la UEFA, qualunque sia l'esito del processo sportivo in Italia, starebbe valutando l'esclusione dalle coppe europee per i bianconeri per la prossima stagione.

Maire Tecnimont ha chiuso in verde dello 0,9%. La società ha fatto sapere venerdì che la sua controllata NextChem, parte della business unit Sustainable Technology Solutions, dopo aver completato lo studio avanzato di ingegneria per la metanazione per il progetto Salamandre in Normandia, si è aggiudicata un nuovo contratto da Storengy per eseguire un ulteriore studio avanzato di ingegneria per la gassificazione degli scarti lignei e la purificazione del sistema di gas di sintesi per produrre biometano.

Marr ha invece chiuso in nota positiva, salendo del 2,3% dopo l'attivo della seduta precedente, seppure con lo 0,1%.

Bene anche Alerion, che porta a casa un più 0,8% dopo quattro sedute ribassiste.

Sullo Small-Cap, nota positiva per FILA, che sale del 5,8% e rialzando la testa dopo quattro sedute sul lato dei ribassisti.

algoWatt cede il 6,5%. La società ha fatto sapere lunedì di aver stipulato un "importante accordo quadro con un primario istituto di credito italiano", per la manutenzione evolutiva e correttiva delle soluzioni di telecontrollo degli impianti tecnologici e di gestione delle squadre di manutenzione delle sedi in tutta Italia.

Borgosesia porta invece a casa il 4,7%, con il titolo a EUR0,80. Il titolo sulla piattaforma MarketScreener ha un target price - espresso da un solo analista - di EUR1,50.

Bioera cede l'8,0% dopo aver fatto sapere venerdì sera che il consiglio di amministrazione ha approvato il bilancio al 31 dicembre 2022 riportando una perdita di gruppo di EUR4,1 milioni rispetto a un utile di EUR15,3 milioni dell'esercizio 2021. I ricavi sono invece pari a EUR626.000 rispetto a EUR19,8 milioni dell'anno precedente.

Autostrade Meridionali arretra invece oltre il 15%, portando il passivo settimanale oltre il 35%.

Tra le PMI, ILBE ha chiuso avanti del 4,7% dopo lo 0,6% di passivo della vigilia.

Buona seduta anche per High Quality Food, che segna un modesto 0,9%, ma rialzando la testa dopo otto sedute da ribassista.

Farmaè si contrae del 7,6%, facendo seguito al passivo della sessione precedente chiusa con il 3,3%.

In Asia, il Nikkei è in rialzo dello 0,1% a 28.445,53, lo Shanghai Composite guadagna lo 0,6% a 3.284,78 e l'Hang Seng sale dello 0,3% a 19.812,52.

A New York, alla chiusura di mercoledì, il Dow Jones è calato dello 0,7% a 33.301,87, il Nasdaq ha gaudagnato lo 0,5% a 11.854,35 e l'S&P 500 ha perso lo 0,4% a 4.055,99.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,1057 contro USD1,1052 di mercoledì in chiusura. La sterlina vale invece USD1,2478 da USD1,2486 di mercoledì sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD78,17 al barile contro USD80,75 al barile di mercoledì sera. L'oro, invece, scambia a USD1.999,26 l'oncia da USD1.994,05 l'oncia di mercoledì in chiusura.

Il calendario macroeconomico di giovedì prevede, alle 1000 CEST, la pubblicazioe dei dati sulla fiducia delle aziende italiane mentre, alle 1100 CEST, lo stesso dato arriverà per l'Eurozona. Alle 1100 CEST, si terrà un'asta di BTP a cinque e a dieci anni.

Dagli USA, alle 1430 CEST, occhi sui dati del Prodotto Interno Lordo e delle richieste di disoccupazione. Alle 1815 CEST, è previsto un discorso di Panetta della BCE.

Fra le società di Piazza Affari, sono attesi i risultati di Elica, Eni, Franchi Umberto Marmi, Next Re e TraWell.

Di Giuseppe Fabio Ciccomascolo, Alliance News senior reporter

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