MILANO (Reuters) - L'AD di Pirelli Marco Tronchetti Provera ha detto in un recente incontro privato di essere "molto fiducioso" che Roma userà la procedura del "Golden Power" per limitare l'influenza cinese sul produttore di pneumatici, considerato un asset strategico.

Un portavoce dell'AD ha detto che Tronchetti Provera non dispone di informazioni che gli consentano di fare - e non ha fatto - alcuna previsione sulle decisioni che il governo potrebbe prendere.

"Resta in attesa, come tutte le parti coinvolte", ha affermato il portavoce.

Il governo Meloni sta valutando il nuovo accordo di governance in Pirelli tra il primo azionista, la cinese Sinochem, e Camfin, il veicolo dell'AD Tronchetti Provera.

Si prevede che la prossima settimana Roma deciderà se utilizzare o meno la procedura del "Golden Power" per bloccare o porre delle condizioni all'accordo, hanno detto dei funzionari a Reuters.

L'AD di Pirelli aveva espresso fiducia in un recente incontro sul fatto che la situazione si sarebbe risolta positivamente, ha detto la fonte.

Tronchetti Provera aveva precedentemente avvertito Roma, in un'audizione con funzionari governativi, che l'indipendenza del produttore di pneumatici è a rischio a causa della crescente influenza di Sinochem, come riportato dal Wall Street Journal.

L'ufficio di Meloni non ha commentato. 

Sinochem ha una partecipazione del 37% nel gruppo, mentre Camfin possiede il 14,1%.

Il Golden Power mira a proteggere gli asset ritenuti strategici per l'Italia, e Roma è preoccupata per la crescente influenza di Sinochem in quanto l'accordo le consentirà di nominare un maggior numero di membri del board e potenzialmente di scegliere i futuri amministratori delegati di Pirelli, secondo le fonti.

Tronchetti Provera, che diventerà vicepresidente esecutivo di Pirelli quando il consiglio di amministrazione della società sarà rinnovato a fine luglio, ha scelto Giorgio Bruno come nuovo AD.

Camfin - che ha opzioni per acquistare un ulteriore 4,6% di Pirelli - all'inizio dell'anno ha firmato un patto parasociale con Brembo, che detiene il 6% di Pirelli, in quello che gli analisti considerano un primo passo per costruire un gruppo alternativo e stabile di azionisti italiani per la società.

(Giulio Piovaccari, tradotto da Chiara Bontacchio, editing Stefano Bernabei)