ROMA (MF-DJ)--"Grazie alla forza strutturale del mercato continueremo a gestire l'inflazione elevata in modo ottimale". Ne è certo Pier Francesco Facchini, cfo del gruppo Prysmian, che in un'intervista a Class Cnbc, ripresa da Milano Finanza, commenta il percorso di crescita del gruppo che in questi giorni ha brindato alla miglior trimestrale nella storia della società leader nel settore dei sistemi in cavo per l'energia e le telecomunicazioni.

Domanda. Nei nove mesi i ricavi hanno superato i 12 miliardi di euro e negli ultimi tre mesi il balzo in borsa è stato del 16,2%. Facchini, un bilancio sicuramente molto positivo. Partiamo da un'analisi di questi primi nove mesi.

Risposta. Si è trattato di risultati molto robusti, i migliori nella storia di Prysmian. Una crescita organica del 15% da gennaio a settembre che ha toccato indistintamente tutti i nostri segmenti. Molto significativi i risultati in termini di redditività in particolare nel terzo trimestre con record di margini se consideriamo anche che i prezzi delle materie prime e dei metalli sono particolarmente alti.

D. Ci aiuti a capire quali sono adesso le vostre previsioni sull'intero esercizio, ma anche guardando in avanti sul prossimo anno.

R. Su questo è indicativo il portafoglio ordini della divisione progetti che ha raggiunto quasi sette miliardi, di gran lunga il più alto di sempre, con un miglioramento a favore dei cavi ad alta tensione sottomarini che fa ben sperare per una progressione dei margini per i prossimi anni, non solo sul 2023. Restando sul breve termine è il secondo upgrade che facciamo della guidance del 2022. Abbiamo quindi grande fiducia per i risultati degli ultimi due mesi. Abbiamo fatto un upgrade, considerando entrambe le revisioni del 40% dell'ebitda rispetto alla guidance iniziale che era stata data a marzo.

D. Resta il fatto che bisogna fare i conti con un livello d'inflazione molto elevato. In America probabilmente ha toccato il top, in Europa ancora no. Come impattano sul vostro business questi scenari macroeconomici, in parte ancora incerti?

R. I nostri risultati sono non tanto il frutto di dinamiche cicliche, quanto di trend strutturali molto forti. Ci sono tre megatrend in particolare: l'elettrificazione, lo spostamento sulle rinnovabili e la digitalizzazione. Questa forza del mercato ha messo Prysmian e anche altri operatori del settore in una condizione ideale nella gestione dell'inflazione e del trasferimento sui prezzi ai clienti dei rincari sulle materie prime e del costo dell'energia. Però grazie alla robustezza strutturale del mercato resto molto ottimista sulla capacità di gestire in maniera ottimale l'inflazione.

D. In queste ore avete chiuso un contratto di una commessa in Medio Oriente. Sono in quest'area i mercati che guardate con maggiore interesse?

R. Il nostro focus resta sull'Europa. Specialmente per la spinta verso le energie rinnovabili. Il mercato si è molto ampliato anche negli Usa dove stiamo per aprire uno stabilimento di cavi sottomarini in Massachusetts. Punteremo molto sugli Stati Uniti. Chiaramente continuiamo a seguire le opportunità in Asia e Medio Oriente dove però ci approcciamo in modo più selettivo.

D. E in Cina, in particolare, che possibilità ci sono?

R. La Cina è un mercato per noi con grandi potenzialità ma estremamente competitivo. Preferiamo quindi destinare le nostre risorse dove i progetti hanno più probabilità di trasformarsi in crescita dei margini.

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1708:46 nov 2022


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