Il gruppo prevede per l'intero esercizio un Ebitda adjusted compreso nell'intervallo di 920-970 milioni di euro, in crescita rispetto al range di 870-940 milioni annunciato a marzo, si legge in una nota.

Nei primi sei mesi dell'anno i ricavi del gruppo ammontano a 6,03 miliardi di euro, evidenziando una crescita organica del 10,5% escludendo il segmento Project, in decisa accelerazione nel secondo trimestre quando la variazione organica dei ricavi è pari a +16,9%.

L'Ebitda adjusted sale del 12,2% a 470 milioni grazie sia alla ripresa dei volumi sia alle misure di recupero di efficienza dei costi e alla strategia di price management, che hanno consentito di bilanciare gli effetti del rialzo dei costi delle materie prime.

Il consensus fornito dalla società indicava un dato pari a 463 milioni.

Il risultato operativo balza a 278 milioni da 173 milioni del primo semestre 2020, mentre l'utile netto di pertinenza degli azionisti della capogruppo mostra un miglioramento a 162 milioni da 78 milioni.

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(In redazione a Milano Sabina Suzzi, Gianluca Semeraro)