Prysmian, il più grande produttore di cavi al mondo, acquisirà l'azienda statunitense Encore Wire per un valore aziendale di circa 3,9 miliardi di euro (4,15 miliardi di dollari), hanno dichiarato lunedì le due società.

"Con questa acquisizione, Prysmian accrescerà la sua presenza in Nord America, migliorando il suo portafoglio e il suo mix geografico", ha dichiarato il Direttore operativo e CEO designato Massimo Battaini.

L'accordo giunge a sorpresa, in quanto l'anno scorso l'azienda italiana aveva dichiarato di essere concentrata sulla crescita organica, con la possibilità di effettuare solo acquisizioni 'bolt-on' in specifici segmenti di mercato o aree geografiche, utilizzando una cassa di guerra di circa 1,1 miliardi di euro.

Battaini sarà nominato Amministratore Delegato all'assemblea degli azionisti del gruppo giovedì, ereditando il ruolo da Valerio Battista, che ha guidato Prysmian dalla sua creazione nel 2005 dopo uno spin-off dal gruppo Pirelli.

Da allora ha effettuato due grandi acquisizioni, Draka con sede nei Paesi Bassi nel 2011 e General Cable con sede negli Stati Uniti nel 2018.

In base all'accordo di fusione definitivo annunciato lunedì, Prysmian acquisterà Encore Wire per 290 dollari per azione in contanti, un premio dell'11% rispetto alla chiusura del titolo di venerdì.

L'accordo consentirà a Prysmian di ampliare la sua offerta di prodotti, hanno dichiarato le società.

Encore Wire, che produce un'ampia gamma di fili e cavi elettrici in rame e alluminio, fornendo soluzioni per la generazione e la distribuzione di energia, ha registrato un fatturato di circa 2,6 miliardi di dollari lo scorso anno, con un utile di base (EBITDA) di 517 milioni di dollari.

Prysmian ha registrato un fatturato di 15,4 miliardi di euro e un EBITDA rettificato di 1,6 miliardi di euro.

Prysmian finanzierà la transazione attraverso un mix di 1,1 miliardi di euro in contanti e nuove linee di debito impegnate per 3,4 miliardi di euro, ha dichiarato la società.

Entrambi i consigli di amministrazione hanno approvato la transazione, che si prevede si concluderà nella seconda metà del 2024, in base alle approvazioni normative e degli azionisti.

(1 dollaro = 0,9394 euro) (Articoli di Angela Christy a Bengaluru e Giulio Piovaccari a Milano; redazione di Savio D'Souza e Jason Neely)