ROMA (MF-DJ)--"L'Autoritá ha piú volte ribadito che i vantaggi della

liberalizzazione per i consumatori finali, anche in termini di prezzi piú

bassi e conseguenti risparmi, potranno pienamente dispiegarsi solo in un

contesto di effettiva concorrenza tra gli operatori. Pertanto, occorre

concludere il processo di liberalizzazione entro i termini previsti,

evitando ulteriori proroghe".

Lo ha affermato il presidente dell'Antitrust, Roberto Rustichelli,

presentando la relazione annuale dell'Autoritá, sottolineando che "le

proroghe, oltre a ingenerare incertezza sullo sviluppo del settore,

possono agevolare condotte anticoncorrenziali da parte degli esercenti la

maggior tutela, che possono strategicamente sfruttare il vantaggio

conferito dall'essere fornitori del mercato tutelato al fine di indurre i

propri utenti a passare al mercato libero come clienti dell'impresa del

proprio gruppo attiva su tale mercato".

"Al contempo, solo se i consumatori si fanno parte consapevole e attiva

nello scegliere le offerte piú convenienti nel mercato si possono

innescare reali dinamiche concorrenziali", ha precisato Rustichelli, ricordando che "l'Autoritá è intervenuta reprimendo le pratiche commerciali scorrette idonee ad ostacolare una transizione consapevole e trasparente verso il mercato libero. In particolare, nel corso del 2021, l'Autoritá ha concluso 13 procedimenti istruttori, svolto 14 morali suasion e avviato altri 7 procedimenti, aventi a oggetto le modalitá di presentazione non complete e trasparenti nelle condizioni economiche delle offerte sul mercato libero, nonchè l'applicazione di oneri impropri e di costi occulti".

Nel corso della presentazione, Rustichelli ha sottolineato che "la concorrenza deve continuare ad essere centrale anche nell'attuale contesto economico, atteso che essa costituisce il collante sociale del sistema capitalistico: la condizione irrinunciabile per assicurare che il mercato crei ricchezza e, al contempo, generi benessere per i consumatori e contribuisca alla giustizia sociale".

La concorrenza, ha aggiunto, "affonda le sue radici nei principi della

democrazia, garantendo il mantenimento di una struttura aperta della

societá e, con essa, della libertá complessiva del sistema. Per la

promozione di uno sviluppo economico e sociale lungo queste direttrici,

non basta tuttavia l'azione dell'autoritá Antitrust: occorre una politica

pubblica volenterosa di riconoscersi in una visione del mercato

meritocratica e aperta, consapevole che la concorrenza può avere iniziali

costi per alcuni, ma genera certamente benefici per tutti".

"L'approvazione del disegno di legge" annuale per la concorrenza, ha sottolineato, "costituisce un passaggio strategico per il sistema Paese, non soltanto perchè con esso l'Italia si conforma a precisi impegni assunti in sede europea con il Pnrr, ma anche per dare i giusti segnali ai mercati e agli investitori internazionali".

Rustichelli ha infine riferito che "dal primo gennaio 2021 al 30 giugno 2022 l'Autoritá ha irrogato sanzioni in materia di tutela della concorrenza per oltre 1,4 miliardi di euro", e che "da una stima effettuata secondo la metodologia suggerita dall'Ocse emerge che gli interventi dell'Autoritá in materia di concorrenza nel periodo 2015-2020 hanno generato benefici a favore delle imprese e dei consumatori superiori a 5 miliardi di euro".

"Giusto! Bisogna concludere il processo di liberalizzazione del mercato dell'energia. Il che non vuol dire, ovviamente, togliere il mercato tutelato in assenza di un'effettiva concorrenza tra gli operatori e in presenza di ripetute e sistematiche pratiche commerciali scorrette. Altrimenti la concorrenza sarebbe fatta ex post sulla pelle e soprattutto sulle tasche delle famiglie", ha commentato il presidente dell'Unione nazionale consumatori, Massimiliano Dona, aggiungendo che "chi è passato al libero finora ha finito mediamente per pagare di piú. Il tutelato, insomma, va tolto solo dopo, alla fine, non prima. Deve essere l'ultimo passaggio che completa il processo di liberalizzazione".

"Vanno, quindi, prima attuate le misure giá previste e mai applicate:

da un vero albo dei venditori che preveda seri requisiti finanziari a

tutela dei creditori e del versamento degli oneri di sistema al

potenziamento del Portale offerte per un confronto di tutte le offerte,

dalla tutela dei vulnerabili alla corretta applicazione della disciplina

dell'unbundling", ha concluso Dona.

rov


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July 18, 2022 09:00 ET (13:00 GMT)