Sonnet BioTherapeutics Holdings, Inc. ha annunciato un accordo di collaborazione clinica con Roche. Verrà condotto uno studio clinico (SB221) per valutare la sicurezza e l'efficacia preliminare di SON-1010 (IL12-FHAB) in combinazione con atezolizumab di Roche in pazienti con carcinoma ovarico resistente al platino (PROC). L'interleuchina-12 (IL-12) è una citochina, ovvero una proteina di segnalazione delle cellule immunitarie, che potenzia l'attività delle cellule Natural Killer (NK) e delle cellule T.

SON-1010 è una versione proprietaria dell'IL-12 umana nativa, configurata utilizzando la piattaforma FHAB® (fully human albumin binding) di Sonnet, che si rivolge al microambiente tumorale (TME) ed estende la farmacocinetica (PK) e la successiva farmacodinamica (PD) della molecola. Atezolizumab è un inibitore del checkpoint immunitario approvato per il trattamento di alcune delle forme di cancro più aggressive e difficili da trattare. Le caratteristiche del tumore ovarico rappresentano un'opportunità unica per valutare la combinazione di questi due agenti in un'indicazione che persiste come una grande esigenza medica insoddisfatta.

Sonnet e Roche hanno stipulato un Accordo Principale di Sperimentazione Clinica e Fornitura (MCSA), insieme ad accordi accessori di qualità e sicurezza, per studiare la sicurezza e l'efficacia della combinazione di SON-1010 e atezolizumab in un contesto di pazienti con tumore ovarico resistente al platino (PROC). Inoltre, le aziende forniranno SON-1010 e atezolizumab, rispettivamente, per l'uso nello studio di sicurezza ed efficacia di Fase 1b/Fase 2a. SB221 è uno studio multicentrico globale di Fase 1b/2a, di dose-escalation e randomizzato proof-of-concept, per valutare la sicurezza, la tollerabilità, la PK, la PD e l'efficacia di SON-1010 somministrato per via sottocutanea (SC), da solo o in combinazione con atezolizumab somministrato per via endovenosa (IV).

Lo studio è progettato nella Parte 1 per stabilire rapidamente la dose massima tollerata (MTD) della combinazione in pazienti con tumori solidi avanzati in piccoli gruppi di dose-escalation e per espandere il set di dati alla dose raccomandata di Fase 2 (RP2D). A questo seguirà, nella Parte 2, una valutazione nei pazienti con PROC del potenziale di miglioramento dell'efficacia della combinazione rispetto a SON-1010 da solo o allo standard di cura. Entrambe le aziende guardano a questa collaborazione come a un'opportunità per migliorare gli esiti per le pazienti con tumore ovarico.