Lo hanno reso noto i due gruppi.

L'accordo, l'ultimo concluso in Australia dalla terza casa automobilistica del mondo per ricavi, conferma il Paese come fornitore principale di Stellantis di materiali chiave per la produzione di batterie necessarie all'elettrificazione dei veicoli.

L'accordo avviene inoltre nel momento in cui il Cile ha annunciato l'intenzione di nazionalizzare la vasta industria del litio, un altro metallo essenziale per le batterie, portando  i produttori di veicoli elettrici (Ev) a interrogarsi in merito alla stabilità delle forniture e dei prezzi futuri dei materiali per le batterie.

In base all'accordo annunciato oggi, l'offtake vincolante di Stellantis ammonterà a 170.000 tonnellate di solfato di nichel e 12.000 tonnellate di solfato di cobalto per un periodo iniziale di cinque anni, pari a circa il 40% della produzione annuale prevista del NiWest Nickel-Cobalt Project.

Il gruppo italo-francese investirà inoltre 9,2 milioni di euro per ottenere una partecipazione dell'11,5% in Alliance Nickel. I fondi ricavati dall'acquisto di azioni saranno utilizzati per finalizzare e avviare il progetto NiWest.

L'amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares, ha detto che la partnership con Alliance Nickel è un elemento importante dei piani del gruppo, che "si basano sulla garanzia della fornitura di materiali chiave per i nostri veicoli elettrici".

Stellantis, nata nel 2021 dalla fusione di Fiat Chrysler e Peugeot Psa, ha già raggiunto accordi per i materiali per batterie con McEwen Copper, Terrafame, Vulcan Energy, Element 25 e Controlled Thermal Resources.

La casa automobilistica e Alliance Nickel avevano già firmato nell'ottobre dello scorso anno un accordo preliminare non vincolante per la fornitura di materiali per batterie Ev.

(Giulio Piovaccari, tradotto da Chiara Bontacchio, editing Stefano Bernabei)