Le esportazioni di benzina russa su rotaia sono aumentate di oltre il 70% a giugno rispetto a maggio, raggiungendo le 423.101 tonnellate metriche, dopo la revoca del divieto di esportazione, secondo i dati forniti dalle fonti e i calcoli di Reuters.

Il Governo ha emesso una deroga temporanea al divieto dal 20 maggio al 30 giugno e poi l'ha estesa per il mese di luglio.

Le esportazioni verso l'Afghanistan a giugno sono aumentate di quasi sei volte, raggiungendo le 19.673 tonnellate, secondo i dati.

La Russia sta lentamente costruendo legami con i Talebani da quando hanno preso il potere in Afghanistan nell'agosto 2021, quando le forze guidate dagli Stati Uniti si sono ritirate dopo 20 anni di guerra, anche se il movimento è ancora ufficialmente fuorilegge in Russia.

Le esportazioni di benzina della Russia nel periodo gennaio-giugno via ferrovia sono diminuite del 39% a 2,507 milioni di tonnellate a causa del divieto di esportazione e del calo dei volumi di raffinazione causato dagli attacchi dei droni e dalle interruzioni tecniche, hanno dichiarato le fonti del settore.

I dati di giugno hanno mostrato che il principale aumento delle esportazioni di benzina via ferrovia è derivato dalle consegne ai porti marittimi.

Il porto di Ust-Luga sul Mar Baltico è stato lo sbocco principale per le esportazioni di benzina russa. La raffineria di petrolio Kirishi, di proprietà di Surgutneftegaz, ha consegnato più di 101.000 tonnellate di benzina al porto nel mese di giugno.

Le raffinerie hanno fornito al porto di San Pietroburgo 16.164 tonnellate di benzina, mentre il porto artico di Murmansk ha ricevuto 19.500 tonnellate.

La raffineria di Slavyansk ha ripreso le forniture di benzina al porto di Novorossiisk sul Mar Nero, consegnando 40.741 tonnellate a giugno.

Le esportazioni di benzina verso l'Uzbekistan a giugno sono diminuite di oltre la metà, a 22.560 tonnellate, mentre le forniture al Tagikistan sono diminuite di quasi il 18%, a 17.880 tonnellate.

La Russia ha introdotto per la prima volta restrizioni semestrali alle esportazioni di benzina a partire dal 1° marzo, per prevenire possibili carenze in seguito agli attacchi dei droni ucraini alle raffinerie di petrolio. (Segnalazione da parte di Reuters)