BERNA (awp/ats) - Una decisione "non condivisibile", che aumenterà decisamente i costi e rallenterà i tempi dell'estensione della rete in fibra ottica in Svizzera: Swisscom commenta così la multa da 18 milioni di franchi inflitta dalla Commissione della concorrenza (Comco) per violazione della legge sui cartelli. E non viene escluso un ricorso.

"Swisscom è convinta che la topologia punto-multipunto (P2MP) tra la centrale e il pozzetto stradale (manhole) per ogni quartiere, impiegata dal 2020, rappresenti una scelta idonea", spiega in un comunicato odierno la società telecom controllata al 51% dalla Confederazione. Stando all'azienda, contrariamente a quanto sostenuto dalla Comco tutti i concorrenti avrebbero potuto acquistare da Swisscom a condizioni non discriminatorie un flusso di dati fino a una determinata utenza, fornendo ai propri clienti un'offerta completa con telefonia, internet e televisione.

A giudizio di Swisscom, il modello P2MP rappresenta la soluzione più efficiente e conveniente per l'estensione della rete in Svizzera. L'impresa ritiene pertanto di aver agito nel rispetto del diritto della concorrenza. Come già comunicato a ottobre 2022, il maggiore operatore telecom elvetico eseguirà però i nuovi collegamenti in fibra ottica ricorrendo alla topologia P2P finora ammessa dalla Comco. Questo - mette in guardia - comporterà comunque oneri maggiori, richiederà più lavori di genio civile e, specialmente nei comuni rurali, porterà con sé un allungamento delle tempistiche.

Le prospettive finanziarie per l'anno d'esercizio 2024 rimangono invariate, poiché Swisscom aveva anticipato la decisione della Comco e provveduto agli opportuni accantonamenti, fa sapere la dirigenza. Il gruppo si riserva peraltro la possibilità di impugnare la decisione dinanzi al Tribunale amministrativo federale (TAF).