(Alliance News) - Secondo i dati di Terna Spa rilasciati giovedì, nei primi sei mesi dell'anno la produzione da fonti rinnovabili è salita del 27% rispetto al primo semestre 2023. Questo ha superato per la prima volta la produzione da fonti fossili, che ha registrato una flessione del 19% rispetto allo stesso periodo del 2023, con una ancor più marcata riduzione della quota di produzione a carbone calata oltre il 77%.

Inoltre, da gennaio a giugno, la produzione idroelettrica rinnovabile ha raggiunto un risultato record - pari a 25,92 TWh, su di quasi del 65% rispetto ai 15,73 TWh del periodo gennaio-giugno 2023 - grazie ad una notevole disponibilità di idraulicità al Nord, a fronte di una scarsità di risorsa nel Sud del Paese.

Nei primi sei mesi del 2024 la richiesta di energia è stata coperta dalle fonti rinnovabili per quasi il 44% contro il 35% dei primi sei mesi del 2023.

Si tratta del record storico su base semestrale.

Nel periodo considerato, la capacità rinnovabile in esercizio è aumentata di 3.691 MW, di cui 3.341 MW di fotovoltaico. Tale valore è superiore di 1.074 MW - su del 41% - rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

Nel primo semestre dell'anno, il fabbisogno nazionale è in crescita dell'1,1% rispetto al corrispondente periodo del 2023, su dello 0,5% a valore rettificato, confermando un trend moderatamente positivo ma su livelli ancora inferiori rispetto al 2022.

Per quanto riguarda il mese di giugno, la domanda di energia elettrica italiana è stata soddisfatta per l'88,5% dalla produzione nazionale e per la quota restante dell'11,5% dal saldo dell'energia scambiata con l'estero.

Terna giovedì scambia in verde dello 0,1% a EUR7,45 per azione.

Di Maurizio Carta, Alliance News reporter

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