MILANO (MF-DJ)--CheBanca! ha registrato nel primo semestre ricavi in crescita dell'8,9% da 159,1 a 173,3 milioni di euro, grazie al contributo positivo del margine di interesse che cresce del 3,0% (da 108,6 mln a 111,9 mln) ma soprattutto alle commissioni che continuano a crescere significativamente (+21%; da 50 mln a 60,5 mln) con particolare riguardo alla componente gestita che passa da 33,5 mln a 39,7 mln.

L'utile netto, spiega una nota, sale del 19,5% a 22,7 mln (da 19 mln) e l'utile lordo si attesta a 34,5 mln registrando una crescita del 18,6% rispetto a 29,1 mln del primo semestre 19/20.

Le rettifiche su crediti registrano una crescita di 3,8 mln (da 7,4 mln a 11,2 mln) a seguito di classificazioni prudenziali legate a pratiche sospese in moratoria. Il costo del rischio, pur in crescita rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente (da 14 a 22 bps), rimane contenuto.

Il totale delle masse (Total Financial Assets, "TFA") ha raggiunto i 29,9mld, in crescita del 7,6% rispetto a giugno 2020, con un aumento delle componenti di AUM/AUA dell' 11,3% a 13,9mld. La raccolta netta del trimestre pari a 0,8 mld (0,5 mld 2° trim.19/20 e 0,8v mld 1° trim. 20/21) evidenzia una crescita significativa di AUM/AUA (0,5mld) e della diretta che, nella sua componente transazionale, raggiunge gli 11 mld.

La crescita delle masse di AUM/AUA vede un equilibrato apporto dei principali canali distributivi nel trimestre e una produttività della rete tra le più elevate nel settore affluent: 60% rete proprietaria: 0,3mld di NNM sulla componente AUM/AUA. Le masse TFA facenti capo al canale proprietario sono pari a 24,1 mld, suddivise in 10,1 mld di AUM/AUA e 14,0 mld di depositi. 40% consulenti finanziari: 0,2mld di NNM sulla componente AUM/AUA. Le masse TFA facenti capo a consulenti finanziari raggiungono EUR5,8mld, suddivise in 3,8 mld di AUM/AUA e 2 mld di depositi.

I livelli di produttività pro-capite si mantengono tra i più elevati nel settore: nel trimestre 0,61 m per gestore / consulente vs. media di settore di 0,53 m.

Gli impieghi alle famiglie salgono nel semestre da 10,2 mld a 10,7 mld per effetto di un erogato mutui di 1,1 mld, in significativa crescita nel secondo trimestre (0,7 mld nel 2Q vs 0,4 mld nel 1Q). La qualità dell'attivo si mantiene su ottimi livelli. Nello stesso periodo infatti le deteriorate lorde registrano un aumento (da 194,9 m a 199,9 m) con un'incidenza sugli impieghi pari all'1,85% in leggera riduzione rispetto all'1,88% del 30 giugno. Le attività deteriorate nette si riducono da 110,3 m a 107 m e rappresentano l'1% degli impieghi netti con un tasso di copertura del 46,5% in aumento rispetto al 43,4% di inizio esercizio. Le sofferenze nette si incrementano (da 46,3 m a 48,9 m) e sono pari allo 0,46% degli impieghi netti, il tasso di copertura passa dal 56,2% al 55,1%.

Per quanto relativo alle moratorie si evidenzia che nel semestre è proseguita l'attività di supporto alla clientela attraverso moratorie (il cui ammontare complessivo aumenta da 601 m a 662 m) e linee di credito garantite ex Decreto Liquidità (erogati per complessivi 17 m). Nel semestre sono scadute moratorie per 228,4 m, di cui oltre l'80% tornate regolari, riducendo così lo stock a 467,4 m per il 90% concesso per il tramite degli interventi Consap, e per il 60% riferito a lavoratori dipendenti in cassa integrazione. Di queste oltre il 50% sono state prudenzialmente classificate a stage 2 alla luce del protrarsi della pandemia e tenuto conto delle indicazioni Bce.

com/fch

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January 29, 2021 07:06 ET (12:06 GMT)