ROMA (MF-DJ)--Tutto pronto per la partenza di nuovo dossier nel comparto infrastrutturale e dei trasporti. A distanza di quasi sei anni dal suo ingresso, secondo quanto appreso da MF-Milano Finanza da più fonti finanziarie, il fondo infrastrutturale Antin Infrastructure Partners avrebbe deciso di mettere in vendita Grandi Stazioni Retail, il gruppo che gestisce la locazione a lungo termine (fornendo diritti esclusivi per la locazione commerciale) e gli spazi pubblicitari delle 14 maggiori stazioni ferroviarie italiane (Torino, Milano, Venezia, Verona, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari e Palermo) servendo 790 milioni di visitatori all'anno.

Il dossier, scrive MF-Milano Finanza, non è ancora partito ufficialmente, ma il fondo francese avrebbe già avviato i lavori per la ricerca di un advisor a cui affidare il mandato per gestire il processo di valorizzazione. Ricerca che potrebbe concludersi entro una decina di giorni, quando appunto sarà nominata la banca d'affari. Fino al 2016 Grandi Stazioni Retail è stata controllata da Ferrovie dello Stato ed Eurostazioni, il gruppo partecipato da Edizione (Benetton), Vianini lavori, Pirelli e Sncf. In quell'anno, in seguito a gara pubblica, è subentrato Antin in cordata con Icamap e con la BG Asset Management della famiglia Borletti, con un'offerta da ben 953 milioni di euro (di cui circa 190 milioni di debito).

A parte la parentesi 2020 a causa della pandemia da Covid, la società ha continuato a macinare ricavi: se nel 2015 i ricavi operativi consolidati erano di circa 231 milioni di euro a fronte di un ebitda a quota 58 milioni di euro, il 2022 si è chiuso con circa 550 milioni di ricavi e con un ebitda di 60 milioni circa (ritornando quindi sui livelli pre covid), mentre le previsioni per quest'anno indicano un ebitda in area 80 milioni. Considerando i multipli di settore è possibile, quindi, che le valutazioni possano anche superare il miliardo di euro. Il gruppo presieduto da Maurizio Borletti, del resto, ha continuato a svilupparsi negli anni, con accordi con brand internazionali ma anche tramite operazioni di m&a. Si pensi per esempio al deal di giugno 2018, ovvero l'acquisizione di Retail Group spa, la società che gestisce flagship store, store monomarca e temporary store (dai 20 ai 900 mq) nelle grandi stazioni ferroviarie italiane e fino a quel momento di proprietà di Nicolò Marzotto.

La gara potrebbe essere molto affollata tra gruppi strategici e grandi fondi di private equity internazionali, in un certo senso ricalcando quanto accaduto nel 2016. Quella volta la cordata capitanata da Antin aveva battuto alle fasi finali il consorzio Altarea-Apg-Predica (che aveva offerto 806,5 milioni), il fondo Lone Star (800 milioni) e Deutsche Asset Management (744,5 milioni). Ma il processo originariamente aveva visto la partecipazione di importanti realtà industriali e finanziarie a livello mondiale: alla prima fase di esame dell'offerta avevano preso parte oltre 60 investitori; 17 raggruppamenti avevano poi presentato la manifestazione d'interesse; nella fase successiva nove raggruppamenti avevano presentato la loro offerta non vincolante, per poi scendere a cinque gruppi ammessi alla management presentation e alla data room.

Contestualmente alla vendita ad Antin, il gruppo Grandi Stazioni si è scisso in tre società: Grandi Stazioni Retail, Grandi Stazioni Immobiliare e Grandi Stazioni Rail (queste due rimaste in mano a Fs).

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0210:05 mar 2023


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