L'India ha dichiarato mercoledì che consentirà il 100% di investimenti diretti esteri (FDI) nella produzione di sistemi satellitari senza alcuna approvazione preventiva e ha alleggerito le regole per i veicoli di lancio, puntando a una maggiore quota del mercato spaziale globale. Prima del cambiamento di politica, tali investimenti erano consentiti ma necessitavano di approvazioni governative che a volte comportavano mesi di attesa.

Di seguito sono riportati alcuni dei cambiamenti apportati dall'India.

Tre categorie

L'India ha suddiviso il suo settore spaziale in tre grandi categorie ai fini degli investimenti: le aziende che producono razzi per il lancio di satelliti, quelle che producono satelliti e le aziende che producono parti per la produzione di satelliti.

Produzione di componenti per i satelliti

Ha consentito il 100% degli investimenti stranieri attraverso la cosiddetta via automatica, il che significa che non è necessaria alcuna approvazione governativa per gli investimenti nella categoria. Questo porterà ad un maggiore accesso alla tecnologia per i sistemi di comunicazione critici, come transponder, antenne e sistemi di alimentazione.

Produzione e operazioni satellitari

L'India ha consentito il 74% di investimenti all'estero senza approvazione da parte del Governo nella produzione di satelliti e nelle relative operazioni. Questo aprirebbe un ingresso facile per gli attori chiave del settore, come SpaceX di Elon Musk, Maxar, Viasat, Intelsat e Airbus. Gli esperti hanno detto che per la commercializzazione, la produzione di satelliti è l'area più redditizia, con un maggior numero di partnership praticabili. Le aziende avranno bisogno dell'approvazione del Governo per aumentare il proprio capitale oltre la quota del 74% nelle operazioni.

Veicoli di lancio, sistemi associati

Il Governo autorizzerà il 49% di investimenti diretti esteri (FDI), secondo la via automatica, per la costruzione di razzi e delle loro parti. Questa politica potrebbe aiutare il Paese ad ottenere l'interesse di aziende del calibro di United Launch Alliance, Blue Origin di Jeff Bezos e SpaceX. Oltre il 49%, l'investitore straniero dovrà richiedere l'approvazione del Governo. (Relazioni di Aftab Ahmed e Nivedita Bhattacharjee; Redazione di Christian Schmollinger)