ROMA (MF-NW)--Parte oggi il cda di tre giorni di Tim, con due sedute formali e una informale in programma. L'appuntamento di domani dovrebbe essere prettamente tecnico, di analisi dell'offerta vincolante da oltre 20 miliardi di euro di Kkr per la rete insieme agli advisor della società. Ma la carne al fuoco è tanta e dovranno essere analizzati anche l'iter da seguire e l'alternativa avanzata dal fondo Merlyn per arrivare, forse, a una delibera domenica.

L'offerta scade l'8 novembre e in caso di proroga al 20 dicembre, facoltà in mano a Tim, sarebbe prevista una sorta di penale fino a 20 milioni, come rivelato da Adnkronos. La settimana di vigilia è stata tesa, soprattutto sull'asse Italia-Francia. La richiesta di Vivendi è di passare da un'assemblea straordinaria per decidere sull'offerta Kkr, in alternativa è pronta ad adire le vie legali come già ufficializzato in una lettera al board. Posizione che, secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, non sarebbe cambiata. In aggiunta, come emerso da indiscrezioni di stampa, uno scambio epistolare tra lunedì e martedì ha aperto il fronte del comitato Parti correlate. I toni sono stati molto duri, come ha potuto visionare questo giornale. Vivendi ha dichiarato il 30 ottobre di avere a disposizione un parere legale realizzato dal professor Luca Enriques, esperto in materia, che ritiene necessario un passaggio nel comitato vista la presenza del Mef nell'offerta.

Tim ha risposto a stretto giro di posta con una lettera firmata dal presidente Salvatore Rossi che sostiene che, dopo ulteriori verifiche, il Mef non viene considerato parte correlata. La risposta inviata l'1 novembre da Vivendi, che cita anche stralci del parere della Corte dei Conti, è netta: «Sarebbe davvero incomprensibile se il cda si ostinasse a by-passare il vaglio del comitato parti correlate al solo fine di affrettare i tempi della propria approvazione dell'operazione, la quale resta comunque soggetta a una delibera assembleare». In coda Vivendi ribadisce la sua posizione: per l'approvazione dell'offerta serve un passaggio dal comitato e una delibera dell'assemblea. L'alternativa per i francesi è il tribunale anche se, secondo quanto risulta a questo giornale, rimane la strada che percorrerebbero solo in assenza di alternative.

In questo clima la palla ora è nelle mani dei consiglieri, che dovranno decidere quale sarà la via da prendere nel caso in cui ritenessero adeguata l'offerta di Kkr, consapevoli della dura opposizione di Vivendi che potrebbe trasformarsi in azioni di responsabilità individuali. Anche perché nell'ultima settimana si è aggiunta l'alternativa avanzata dal fondo Merlyn guidato da Alessandro Barnaba e preparata in collaborazione con l'ex dirigente Tim Stefano Siragusa. La proposta si baserebbe sulla creazione una rete unica con Open Fiber, vendendo invece Tim Brasil e Tim Consumer. Merlyn considera la propria offerta meritevole di attenzione in quanto il fondo è azionista, indipendentemente dalla quota in possesso su cui rimane il riserbo e che sarebbe comunque inferiore al 3%. Per questo il fondo auspica che gli venga dato il tempo di approfondire con advisor nominati da Tim o, in alternativa, che si passi da un'assemblea ordinaria in cui i soci possano decidere tra l'offerta di Kkr e la loro. Qualora invece il cda optasse per approvare direttamente la proposta del fondo Usa e firmarla, anche Merlyn valuterebbe azioni di responsabilità nei confronti dei consiglieri. La proposta potrebbe anche essere illustrata a Vivendi e Mef. Fonti molto vicine a Merlyn riferiscono che il fondo avrebbe già inviato una richiesta di incontro a entrambi.

Secondo quanto risulta, l'appuntamento con i francesi potrebbe verificarsi, ma non sarebbe ancora stato fissato. L'incontro potrebbe avvenire nella seconda metà della prossima settimana qualora il cda non decidesse immediatamente per l'offerta Kkr. Il Tesoro, interrogato sull'argomento, nega che sia arrivata una richiesta di incontro almeno per il momento. Della lettera di Merlyn si dovrebbe discutere all'interno dei tre giorni di cda, forse già oggi. Fonti vicine a Tim hanno evidenziato come la proposta del fondo sia poco chiara soprattutto sulla via da seguire per ridurre il debito, obiettivo cruciale per cui è stato intrapreso il percorso di scorporo della rete. Inoltre le valutazioni di Tim Consumer e Tim Brasil di circa 16 miliardi di euro, come emerse da un'intervista di Siragusa al Sole 24 Ore, sarebbero considerate difficili da realizzare, come evidenziato anche dagli analisti nella giornata di ieri. In vista del cda il titolo ha guadagnato il 2,21% chiudendo poco sotto i 26 centesimi.

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0308:43 nov 2023


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November 03, 2023 03:44 ET (07:44 GMT)