MILANO (Reuters) - Sul mercato interbancario la parte breve della curva rimane incollata al riferimento Bce sui depositi, mentre i derivati sembrano più propensi a fare proprio il messaggio della banca centrale, secondo cui un allentamento del costo del denaro in aprile potrebbe essere prematuro.

Con un movimento che ricalca quello dei rendimenti sul secondario europeo, i tassi impliciti incorporano questa mattina una chance inferiore al 50% di un taglio Bce da un quarto di punto nel consiglio di aprile.

La scommessa sull'intero 2024 è di una riduzione complessiva di 115 punti base rispetto ai 120 di ieri sera.

Di ieri pomeriggio i commenti del capo economista Philip Lane, non certo un falco, secondo cui a dispetto del rientro più rapido del previsto il calo dell'inflazione procede a ritmo ancora non soddisfacente in un'ottica di medio termine.

Confermata intanto questa mattina nella lettura finale l'inflazione tedesca di gennaio, che mette in evidenza un raffreddamento dei prezzi ma un indice annuo ancora a 3,1%.

Mizuho sottolinea in un report che il 'falco' Holzman è stato particolarmente rialzista ("è possibile che la Bce non tagli i tassi quest'anno") ma "sia il 'falco' Wunsch sia la 'colomba' Lane sono apparsi più equilibrati, più in armonia rispetto alle dichiarazioni di altri esponenti della banca centrale".

La parte brevissima della curva resta appoggiata su una coltre di liquidità in lieve calo ma ancora di poco inferiore ai 3.500 miliardi di euro.

Poco dopo le 12 la scadenza overnight è indicata a 4,01%, tom/next a 4,02% e spot/next a 4,015%.

(Alessia Pé, editing Antonella Cinelli)