NEW YORK/LONDRA (Reuters) - Il dollaro perde terreno, dopo i guadagni accumulati durante la settimana sulla scia di dati economici Usa migliori del previsto, ma la tendenza di fondo rimane forte, grazie alla stabilità dei mercati dei consumi e del lavoro, che hanno ravvivato la possibilità di un altro aumento dei tassi di interesse quest'anno.

Nonostante il calo, il biglietto verde si avvia verso l'ottava settimana consecutiva di guadagni, la serie più lunga dal 2014.

Intorno alle 17,30, l'indice del dollaro statunitense è in calo dello 0,11% a 104,939. Nella seduta precedente ha toccato i massimi di sei mesi a 105,15.

La sterlina si allontana dai minimi di tre mesi toccati ieri e scambia a 1,2475 dollari, in rialzo dello 0,02%, nonostante rimanga destinata a registrare una perdita settimanale oltre lo 0,8%.

Lo yuan onshore scambia a 7,3438 per dollaro, dopo essere sceso ai minimi da dicembre 2007 a 7,3510, mentre la controparte offshore ha toccato i minimi da 10 mesi a 7,3665 per dollaro.

Gli occhi sono puntati anche su uno yen in difficoltà che si stabilizza a 147,64 per dollaro, pur rimanendo intorno al livello di 145 che ha spinto le autorità giapponesi a intervenire lo scorso anno.

Oggi il ministro delle Finanze giapponese Shunichi Suzuki ha detto che rapidi movimenti valutari non sono auspicabili e che le autorità non escluderanno alcuna opzione in caso di oscillazioni eccessive, un nuovo campanello d'allarme per gli investitori che cercano di vendere lo yen.

(Tradotto da Camilla Borri, editing Claudia Cristoferi)