Il Parlamento della Georgia ha votato mercoledì per approvare la seconda lettura di una legge sugli 'agenti stranieri' che è stata criticata come ispirata dal Cremlino, mentre migliaia di manifestanti contrari alla bozza hanno manifestato in strada.

Il disegno di legge, che richiederebbe alle organizzazioni che ricevono più del 20% dei loro finanziamenti dall'estero di registrarsi come agenti di influenza straniera, ha scatenato una crisi politica in continua evoluzione nel Paese del Caucaso meridionale, con migliaia di manifestanti scesi in strada ogni notte per quasi un mese.

I critici georgiani hanno soprannominato il disegno di legge "la legge russa", sostenendo che si ispira alle leggi utilizzate per reprimere il dissenso nella Russia di Vladimir Putin. La Russia è impopolare tra molti in Georgia, che ha perso una breve guerra con Mosca nel 2008.

Le proteste hanno contrapposto il partito al potere Sogno Georgiano ad una coalizione di partiti di opposizione, gruppi della società civile, celebrità e il Presidente del Paese, tutti contrari alla legge.

Il Parlamento, controllato da Sogno Georgiano e dai suoi alleati, ha votato per partito preso per far avanzare la legge, suscitando un'ondata di fischi da parte di migliaia di manifestanti all'esterno. Il disegno di legge deve superare un'altra votazione in Parlamento prima di diventare legge.

Nella tarda serata di martedì, le forze di sicurezza hanno lanciato un'improvvisa repressione dei manifestanti fuori dal Parlamento, utilizzando cannoni ad acqua, gas lacrimogeni e granate stordenti. Sessantatré persone sono state arrestate e sei agenti di polizia sono stati feriti, ha dichiarato il Vice Ministro degli Interni Aleksandre Darakhvelidze.

L'Unione Europea, che ha concesso alla Georgia lo status di Paese candidato a dicembre, ma ha affermato che la legge potrebbe bloccare la sua integrazione nel blocco, ha denunciato la repressione come ingiustificata.

Il dibattito parlamentare di mercoledì è stato teso, con l'espulsione di membri dell'opposizione e tafferugli tra i legislatori, un evento non raro nel parlamento georgiano, che spesso si agita.

Un deputato filogovernativo è stato visto lanciare un libro contro i legislatori dell'opposizione, mentre altri hanno gridato e affrontato fisicamente gli oppositori.

Levan Khabeishvili, leader del partito Movimento Nazionale Unito, il più grande blocco di opposizione della Georgia, ha parlato in Parlamento mercoledì con il volto pesantemente fasciato. Il suo partito ha detto che è stato duramente picchiato dalla polizia durante la protesta, riportando una commozione cerebrale, ossa facciali rotte e la mancanza di quattro denti.

I sostenitori del disegno di legge, tra cui Bidzina Ivanishvili, il miliardario fondatore del partito al potere Sogno Georgiano ed ex Primo Ministro, affermano che la legge sugli agenti stranieri rafforzerebbe la sovranità nazionale, a fronte di quelli che, a suo dire, sono i tentativi occidentali di condurre la Georgia a un confronto con la Russia.