Il mais OGM sarà consentito su circa 10 milioni di mu, o circa 670.000 ettari (1,66 milioni di acri), in otto province l'anno prossimo, compresa la provincia nord-orientale di Liaoning per la prima volta, ha detto una delle fonti, che è stata informata su una proposta discussa in un incontro tenuto dal Ministero dell'Agricoltura il mese scorso.
La fonte ha rifiutato di essere identificata perché il piano non è pubblico e potrebbe ancora cambiare.
Le altre due fonti, che hanno familiarità con la situazione, hanno anche detto che gli sviluppatori e gli allevatori di semi OGM si stanno preparando per la semina di circa 10 milioni di mu. Il mu è una misura di area cinese pari a circa 1/15 di un ettaro.
"Tutti stanno aspettando i certificati prima di poter vendere", ha detto una delle fonti, aggiungendo che i documenti potrebbero essere rilasciati entro un mese.
Pechino ha permesso la semina di circa 4 milioni di mu, o 270.000 ettari, di mais OGM quest'anno, in quelle che ha descritto come prove, ma non ha ancora emesso alcuna guida pubblica per il 2024.
Nonostante l'aumento, la nuova quantità rappresenterebbe solo l'1,5% dei quasi 44 milioni di ettari che si prevede di seminare con il mais questa primavera.
"Sta crescendo, ma in modo molto controllato e regolamentato in termini di cosa si può vendere e dove si può vendere", ha detto la fonte, aggiungendo che non sono ancora disponibili informazioni sul prezzo delle sementi.
Il Ministero dell'Agricoltura e degli Affari Rurali non ha risposto a un fax che chiedeva un commento sul piano.
La Cina è il secondo maggior produttore di mais al mondo e negli ultimi anni è diventata il maggior importatore, grazie all'aumento della domanda di mangime per il suo enorme patrimonio di suini e polli.
STRETTAMENTE CONTROLLATO
L'introduzione strettamente controllata di mais OGM è tenuta sotto stretta osservazione dai fornitori globali, in quanto potrebbe ridurre in modo significativo la domanda di importazioni se la produzione nazionale cresce.
Pechino non consente la vendita commerciale di sementi di mais OGM, anche se le importazioni di grano OGM sono consentite.
Tuttavia, le tensioni in corso con i principali esportatori di mais degli Stati Uniti e, più recentemente, la guerra in Ucraina, coltivatore chiave, stanno spingendo Pechino a concentrarsi maggiormente sull'autosufficienza, anche attraverso la futura semina di colture OGM a più alto rendimento.
La Cina ha approvato la sicurezza di oltre una dozzina di "eventi" di mais, o modifiche genetiche, dal 2019, tra cui quelli sviluppati da Beijing Dabeinong Technology, Hangzhou Ruifeng, che è sostenuta da Yuan Longping High-Tech Agriculture Co Ltd e dalla società di investimento statale SDIC, e China National Seed, ora di proprietà di Syngenta Group.
Le sementi OGM prodotte quest'anno, oltre a quelle raccolte dalle prove dello scorso anno e attualmente in deposito, potrebbero più che soddisfare l'obiettivo di 10 milioni di mu, hanno detto le tre fonti che hanno familiarità con la questione.
Il nord-est della Cina è la regione di coltivazione del mais più importante del Paese. Le sementi OGM illegali sono state disponibili nella regione per anni, secondo gli operatori del settore e i media statali, sottolineando il forte interesse degli agricoltori per l'utilizzo della tecnologia.
Il mais OGM sarà piantato per la prima volta anche nella regione sudoccidentale di Guangxi, ha detto una delle fonti.
La dimensione finale della superficie sarà decisa dalle province, che dovrebbero limitare la semina a contee specifiche, hanno detto le fonti.
Il mais OGM è stato piantato quest'anno nelle province di Jilin, Yunnan, Hebei, Mongolia interna e Sichuan. Il Ministero dell'Agricoltura ha affermato che le sperimentazioni di quest'anno hanno mostrato risultati "eccezionali" e hanno dimostrato che la tecnologia è sicura.
Non è chiaro quando la Cina consentirà la piena commercializzazione del mais e della soia biotech. Il Ministero ha approvato 37 varietà di mais OGM e 14 varietà di soia OGM in ottobre, ma ha detto che la semina deve ancora rispettare un piano nazionale per la commercializzazione dell'allevamento biotech.
Il lento lancio della tecnologia sta eliminando il vantaggio competitivo per le aziende che sono state le prime a ottenere le approvazioni di sicurezza, ha aggiunto una delle fonti.
