PECHINO (awp/ats/ans) - Il leader nordcoreano Kim Jong-un vuole una "rivoluzione industriale" nelle aree rurali del paese, in un contesto di carenza alimentare cronica e di crescente disuguaglianza economica.

Partecipando alla cerimonia di inaugurazione di uno stabilimento nella contea di Songchon, a est della capitale Pyongyang, Kim si è impegnato a portare avanti la sua "Politica di sviluppo regionale 20-10', in base alla quale lo stato eremita lavorerà per aprire nuove fabbriche modernizzate in almeno 20 contee remote ogni anno, per i prossimi 10 anni.

"La creazione di stabilimenti industriali regionali dotati di moderne attrezzature e linee di produzione in ogni città e contea del paese entro i prossimi 10 anni è davvero una grande rivoluzione con un enorme significato epocale", ha affermato il leader, nel resoconto dell'agenzia ufficiale Kcna, lodando la politica presentata come l'iniziativa economica guida in una riunione di gennaio dell'Assemblea Suprema del Popolo, il parlamento nazionale. L'iniziativa creerà "un'era di grandi cambiamenti radicali per le regioni in via di sviluppo".

Kim ha spinto per la modernizzazione delle comunità rurali a causa di una economia ancora fortemente legata all'agricoltura, ma da tempo alle prese con la carenza di cibo a causa delle sanzioni Onu sui suoi programmi nucleari e di missili balistici, e degli impatti stagionali dei disastri naturali. I disertori del Nord hanno riferito di una crescente disuguaglianza tra i residenti - in gran parte l'élite del Paese - di Pyongyang e di altre grandi città, e la popolazione nelle aree rurali.

Il ministero dell'Unificazione della Corea del Sud, a cui fanno capo le relazioni con il Nord, ha riferito a gennaio che il divario economico tra i due paesi si è ulteriormente ampliato in termini di razioni alimentari e alloggi, istruzione e accesso all'assistenza sanitaria.