MILANO (MF-DJ)--L'andamento dei tassi di default per il mercato corporate italiano - che fa segnare al 30 settembre 2022 un dato pari al 2,1% per le società di capitali, 1,4% per le società di persone e 1,9% per le ditte individuali - denota per il quarto trimestre consecutivo il proseguimento del trend di lieve risalita dei tassi default in essere da settembre 2021.

L'evidenza emerge dall'ultima edizione del Barometro Crif sul credito alle imprese, basato sul patrimonio informativo di Eurisc - il Sistema di Informazioni Creditizie gestito da Crif.

In tale momento, infatti, l'indice di rischiosità del credito aveva raggiunto un punto di minimo storico - pari all'1,5%, all'1% e all'1,7% rispettivamente per società di capitali, società di persone e ditte individuali - prevalentemente per effetto degli interventi varati a supporto delle aziende nel contesto delle prime ondate pandemiche di Covid-19 (in primis moratorie sui debiti finanziari in essere e accesso a credito garantito).

"Seppur in valore assoluto i tassi di default risultino ancora contenuti rispetto alla media storica e al dato pre pandemia, l'attuale quadro macroeconomico, caratterizzato da ripresa incerta ed elevata inflazione, e lo scenario di risalita dei tassi di interesse lasciano presagire che la dinamica in atto possa subire un'accelerazione nel corso dei prossimi trimestri", commenta Simone Capecchi, Executive Director di Crif.

red/cce

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0612:47 feb 2023


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February 06, 2023 06:47 ET (11:47 GMT)