Acticor è salita del 37% alla Borsa di Parigi mercoledì, dopo la presentazione dei principali risultati del suo studio di fase 2/3 nel trattamento dell'ictus, che secondo la biotecnologia apre la strada a nuove prospettive di sviluppo. Come l'azienda aveva già annunciato, lo studio non ha raggiunto l'endpoint primario, che consisteva nel valutare la percentuale di pazienti ancora affetti da grave disabilità o morte 90 giorni dopo l'ictus.



Anche l'endpoint secondario, basato sulla percentuale di pazienti che tornano alla vita senza disabilità, non è stato raggiunto. Ma l'azienda biofarmaceutica ritiene che i dati su alcuni sottogruppi specifici potrebbero aprire nuove prospettive.

Acticor sottolinea che il glenzocimab ha effettivamente mostrato effetti benefici in alcune popolazioni di pazienti che meritano di essere esplorate ulteriormente, in particolare nei pazienti con ricanalizzazione completa dopo la trombectomia.





L'azienda sottolinea che queste promesse le consentiranno di continuare le discussioni con i gruppi farmaceutici con cui siamo in trattativa, al fine di perfezionare e potenzialmente ridefinire il posizionamento di glenzocimab nel trattamento dell'ictus. Per la cronaca, l'azienda afferma di essere in grado di finanziare le proprie attività fino a ottobre 2024. Copyright (c) 2024 CercleFinance.com. Tutti i diritti riservati.