MILANO (MF-DJ)--L'Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna ha chiuso il 2021 registrando una perdita netta per 6,7 milioni di euro, ma in miglioramento rispetto ai -13,6 mln nel 2020.

L'Ebitda consolidato, informa una nota, si attesta a 3,5 mln (-3,9 mln nel 2020). L'Ebit, pur rimanendo negativo, passa dai -17,4 mln del 2020 ai -8,4 mln del 2021. I ricavi consolidati sono pari a 58,5 mln (-13,3% a/a), quelli rettificati sono invece in aumento del 33,6%.

L'ammontare complessivo degli investimenti realizzati al 31 dicembre 2021 è pari a 8,3 mln (29 mln nel 2020). L'indebitamento finanziario netto del gruppo è di 43,2 mln (in aumento di 12,8 mln rispetto al 2020). Il patrimonio netto consolidato e del gruppo si attesta a 157,8 mln (164,5 mln nel 2020).

In crescita il traffico passeggeri con un +63,7% rispetto al 2020, ma ancora in calo (-56,4%) rispetto al 2019 per gli effetti della pandemia. Aeroporto di Bologna si conferma il terzo scalo italiano per traffico cargo (+15,5% a/a).

Le prospettive per il 2022 si confermano di forte incertezza, con una ripresa per il settore che sarà condizionata dalle eventuali ulteriori ondate di contagi, dall'efficacia e distribuzione dei vaccini e dalle mutate abitudini dei passeggeri. Allo stato attuale vi è una generale convergenza su un'ipotesi di recupero completo del traffico pre-Covid 19 non prima del 2024-25.

Se il Covid sembra avere allentato la presa, ora a preoccupare è la guerra in Ucraina: attualmente, risultano sospesi per motivi legati alla guerra i collegamenti da Bologna con Kiev, Leopoli e Odessa in Ucraina, Chisinau in Moldavia e Mosca in Russia.

Al momento risulta complesso stimare l'impatto del conflitto Russia-Ucraina sul trend di ripresa del traffico aereo. Secondo Iata risulta improbabile che questo conflitto abbia un impatto sulla crescita a lungo termine del trasporto aereo, che si è sempre dimostrato resiliente a shock analoghi. Sono invece possibili conseguenze negative nel breve termine, in particolare per i mercati direttamente esposti al conflitto, che però risultano al momento difficilmente valutabili.

Nazareno Ventola, ad e direttore generale del Marconi, ha commentato: "il 2021 è stato un anno ancora fortemente caratterizzato dall'impatto della pandemia. Tuttavia, grazie al solido andamento della campagna vaccinale, gli effetti del Covid sono stati significativamente mitigati, tanto da consentire ad Aeroporto di Bologna di iniziare a intravedere spiragli di ripresa, evidenziata dall'aumento dei livelli di traffico. Siamo consapevoli che tale ripresa sarà esposta all'influenza di fattori esogeni imponderabili come eventuali nuove varianti del virus o l'ulteriore degenerare della tragica situazione in Ucraina. Come già accaduto durante gli ultimi due anni, Aeroporto di Bologna continuerà un percorso di crescita orientato all'innovazione, alla sostenibilità sociale e ambientale e all'offerta di un servizio sempre migliore per i propri clienti".

Enrico Postacchini, presidente dello scalo, ha aggiunto: "Dopo un 2020 caratterizzato come annus horribilis nella storia del nostro aeroporto e del nostro settore, il 2021 ha rappresentato l'inizio di un percorso di uscita dalla pandemia anche se la ripresa è stata lenta e discontinua e soprattutto non di intensità tale da garantire il pieno recupero della redditività del Gruppo. Ora una tragica emergenza attraversa l'Europa, con l'aggressione violenta all'Ucraina iniziata nella notte del 24 febbraio. Le ricadute di questa guerra le capiremo nelle prossime settimane, certamente il quadro geopolitico mondiale ne esce profondamente modificato e le conseguenze esatte si comprenderanno nel tempo".

com/ann


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March 14, 2022 14:10 ET (18:10 GMT)