Amplia Therapeutics Limited ha presentato nuovi dati che dimostrano il potenziale del suo secondo inibitore della chinasi di adesione focale (FAK) AMP886 per il trattamento
della leucemia mieloide acuta (AML). La LAM costituisce circa l'1% di tutte le diagnosi di cancro ed è un gruppo eterogeneo di tumori che colpiscono il sangue e il midollo osseo, con circa 900 nuovi casi diagnosticati in Australia ogni anno, di cui circa 50 nei bambini. Gli adulti over 60 sono i più
comunemente colpiti e hanno la prognosi più sfavorevole. Il trattamento ottimale per l'AML dipende dal sottotipo di malattia di ciascun paziente e dalla sua età/forma fisica, ma in genere richiede l'uso di chemioterapie relativamente tossiche. I tassi di risposta più bassi nei pazienti anziani e gli alti tassi di ricaduta dopo il trattamento sono
anche tipici dell'AML. Il candidato farmaco AMP886 di Amplia inibisce in modo potente sia la FAK che la tirosin-chinasi Fms-like 3 (FLT3). FLT3 è mutato in circa un terzo dei pazienti con AML ed è un bersaglio clinicamente validato per la chemioterapia. La durata della risposta agli attuali inibitori di FLT3 è scarsa e spesso porta a una ricaduta aggressiva della malattia e a esiti molto negativi per i pazienti. La ricerca emergente sostiene la combinazione dell'inibizione di FLT3 e FAK per superare la ricaduta della malattia in seguito alla monoterapia con FLT3 e che questo approccio può avere un impatto benefico nei pazienti affetti da AML. Amplia ha ora dimostrato che AMP886 inibisce la LMA in un modello di malattia MV4-11 standard del settore, riconosciuto come portatore della mutazione FLT3. In un secondo esperimento, l'azienda ha misurato l'efficacia di AMP886 in combinazione con venetoclax, un inibitore del linfoma a cellule B 2 (BCL-2) approvato come parte di una terapia combinata, in genere per i pazienti anziani con AML. Il razionale per l'aggiunta di AMP886 a venetoclax si basa su recenti rapporti che mostrano che la combinazione di inibitori FLT3 e venetoclax può avere un potenziale clinico nei pazienti con AML recidivato o refrattario. I dati dimostrano che AMP886 è più efficace nel ridurre la crescita delle cellule AML rispetto al solo venetoclax. Inibizione dell'AML MV4-11 nei topi trattati con AMP886, venetoclax o AMP886 e venetoclax combinati; (B) Curve di sopravvivenza Kaplan-Meier dei topi affetti da AML MV4-11 trattati con AMP886, venetoclax o AMP886 e venetoclax combinati.