(Alliance News) - Lunedì, Piazza Affari ha chiuso con trend rialzista, posizonando l'asticella dei punti in area 30.500, con le sale trading che attendono il rilascio di dati economici come quello sull'inflazione statunitense, che dovrebbero fornire ulteriori informazioni sulle possibili mosse delle principali banche centrali, mentre i mercati prezzano il taglio dei tassi Fed a marzo - con probabilità poco sotto al 70% - della portata di 25 punti base.

Per quanto rigurda l'Eurotower, invece, la sforbiciata al costo del denaro appare più tardiva. Secondo il team degli analisti dell'asset manager londinese, "il mercato è scettico riguardo ai tagli di marzo per la BCE, a fronte di una prospettiva salariale più forte nel primo trimestre, ma prezza 33 pb di tagli fino ad aprile in totale. I dati sulla fiducia e i comunicati della BCE di questa settimana forniranno ulteriori indicazioni per stabilire se il prezzo dei tagli della BCE per il primo trimestre è appropriato o prematuro".

Il FTSE Mib ha chiuso in rialzo dello 0,4% a 30.569,92, il Mid-Cap è salito dell'1,1% a 44.247,78, lo Small-Cap ha chiuso in rialzo dello 0,9% a 28.105,76 mentre l'Italia Growth ha ceduto lo 0,2% a 8.278,33.

In Europa, il FTSE 100 di Londra ha raccolto lo 0,1%, il CAC 40 di Parigi ha chiuso su dello 0,4% mentre il DAX 40 di Francoforte è salito dello 0,7%.

Nel listino delle blue chip, Banca Mediolanum ha chiuso in rialzo dell'1,9%. La banca ha fatto sapere lunedì di aver riportato nel mese di dicembre una raccolta netta totale pari a EUR1,22 miliardi. La raccolta netta in risparmio gestito si attesta a EUR655 milioni a dicembre.

Morgan Stanley promuove Amplifon a 'overweight' da 'equal weight' e alza il prezzo obiettivo a EUR35,00 da EUR30,00. Il titolo ha chiuso la seduta facendo meglio di tutti a EUR31,60 con saldo attivo giornaliero del 3,4%.

Buoni acquisti anche su Pirelli, che ha portato il prezzo al rialzo del 3,0% a EUR4,98, dopo lo 0,1% di passivo della sessione precedente.

BPER Banca - poco sopra la parità - ha fatto sapere lunedì di avere dato mandato a Barclays in qualità di Sole Structuring Advisor, Global Coordinator e Joint Bookrunner e a Deutsche Bank, IMI-Intesa Sanpaolo, Mediobanca, Morgan Stanley e UBS in qualità di Joint Bookrunners per esplorare il potenziale interesse di investitori istituzionali rispetto a una potenziale emissione obbligazionaria Additional Tier 1 in Euro.

Eni - in calo del 3,0% - ha comunicato lunedì di aver lanciato con successo un'emissione obbligazionaria da EUR1 miliardo, che rientra nel proprio programma Euro Medium Term Note. La richiesta è stata di EUR5 miliardi, con ordini arrivati da investitori istituzionali principalmente da UK, Germania, Italia e Francia. Il prestito obbligazionario - i cui proventi saranno utilizzati per i fabbisogni ordinari della soceità - ha una durata di 10 anni, con scadenza il 15 gennaio 2034, un prezzo di re-offer del 99,3% e pagherà una cedola annua dello 3,875%, che rimarrà invariata sino alla scadenza.

La controllata Saipem ha invece ceduto il 3,9%, con prezzo a EUR1,50, sia tracciando il ribasso del prezzo del barile, sia oggetto di prese di profitto dopo quattro sessioni chiuse con candela rialzista.

Sul MidCap, è avanzato bene Alerion, che ha portato a casa un più 4,5% dopo l'1,2% di passivo della vigilia.

LU-VE ha invece raccolto il 2,9%, dopo lo 0,6% di flessione di venerdì sera.

Anima Holding - rialzista con il 3,1% - lunedì ha fatto sapere che la raccolta netta di risparmio gestito del gruppo nel mese di dicembre - escluse le deleghe assicurative di ramo I - è stata positiva per EUR277 milioni, portando il totale del 2024 a un negativo di EUR171 milioni. A fine anno, le masse gestite complessivamente dal gruppo Anima si sono attestate a EUR191,5 miliardi.

In nota ribassista, minoranza del listino, Banca Popolare di Sondrio ha ceduto lo 0,9%, dopo due sedute chiuse con trend rialzista.

d'Amico sta cedendo l'1,8%, in scia alla flessione dei venerdì sera con lo 0,2%.

Sullo SmallCap, bene algoWatt, su del 9,4%, con le azioni che chiudono a EUR0,3040. La società ha reso noto che il Tribunale di Milano ha accolto il ricorso per l'ammissione della società alla procedura di concordato preventivo "con riserva". Il Tribunale ha anche nominato commissari giudiziali Carlo Pagliughi e Vincenzo Tartaro e ha stabilito il 4 marzo quale termine ultimo per la presentazione di una proposta definitiva di concordato preventivo o di una domanda di omologa di accordi di ristrutturazione dei debiti.

E' avanzato bene anche ClassEditori, che ha portato a casa un attivo dell'1,8% dopo il 2,1% di rosso di venerdì sera.

Biesse ha invece raccolto il 3,1%, in scia al verde di venerdì sera con l'1,5%.

Fra i ribassiti, numerosi nel listino, Netweek ha ceduto l'1,6%, dopo l'1,6% di verde della vigilia.

Fidia ha invece ceduto il 2,7%, proseguendo nel suo lungo trend ribassista.

Fra le PMI, Farmacosmo è avanzato del 10%, facendo seguito all'attivo della scorsa seduta, seppure con un più contenuto 1,6%. Da segnalare che sul titlo si è registrato un alto volume di scambi con oltre 596.000 pezzi passati di mano rispetto a una media giornaliera a tre mesi di 63.100.

High Quality Food ha invece raccolto il 4,3%, dopo l'1,2% di rosso con cui ha chiuso venerdì sera.

Ilpra - flat con prezzzo a EUR5,00 - ha comunicato lunedì di aver aperto una nuova filiale commerciale a Daejeon, in Corea del Sud. Come ha spiegato la società, "l'ulteriore rafforzamento della presenza sui mercati esteri si inquadra in una politica di rafforzamento del gruppo in aree geografiche considerate strategiche e con un elevato potenziale di crescita nonché in un potenziamento della rete di vendita finalizzato a incrementare le attività commerciali e, di conseguenza, le quote di mercato".

E-Globe ha invece ceduto il 3,1%, con nuovo prezzo a EUR1,39 per azione.

Energy ha invece ceduto il 4,4%, oggetto di profit taking dopo due sedute di rialzi in cui ha accumulato un attivo di quasi il 24%.

A New York, venerdì, il Dow Jones sta cedendo lo 0,2%, l'S&P è avanti dello 0,6%, mentre il Nasdaq è in attivo dell'1,2%.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0973 contro USD1,0968 registrato in chiusura azionaria europea di venerdì mentre la sterlina vale USD1,2761 da USD1,2741 di venerdì sera.

Il Brent vale USD75,87 al barile contro USD78,88 al barile di venerdì in chiusura. L'oro, invece, scambia a USD2.032,19 l'oncia da USD2.049,11 l'oncia l'oncia di venerdì sera.

Nel calendario macroeconomico di martedì, alle 0030 CET, è in arrivo il dato sull'inflazione del Giappone mentre, alle 0800 CET, è la volta della produzione industriale della Germania, seguito alle 1000 CET dal tasso di disoccupazione dell'Italia. Alle 1100 CET, arriverà, invece, il tasso di disoccupazione dell'Eurozona.

Nel pomeriggio, alle 1430 CET, è il momento del saldo della bilancia commerciale degli USA e del Canada mentre, alle 1900 CET, è in programma un'asta dei buoni del Tesoro a tre anni. Chiuderà la giornata il dato sulle scorte di petrolio USA, alle 2230 CET.

Nel calendario societario di Piazza Affari non sono previste particolari comunicazioni.

Di Maurizio Carta, Alliance News reporter

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