L'aumento dei costi, mirato a finanziare i viaggi più lunghi intorno all'Africa rispetto alle rotte attraverso il Canale di Suez, si aggiungono ai rincari del trasporto marittimo da quando il gruppo militante Houthi dello Yemen ha iniziato a prendere di mira le navi.

Maersk e Cma Cgm sono le prime a introdurre i dazi, seguite dalla società tedesca Hapag-Lloyd.

Le tre compagnie di navigazione sono tra le principali ad aver sospeso il passaggio delle navi attraverso il Mar Rosso che collega al Canale di Suez, rotta marittima più veloce tra Asia ed Europa.

Le navi sono state dirottate intorno al Capo di Buona Speranza, sulla punta meridionale dell'Africa, aggiungendo circa 10 giorni a un viaggio che normalmente richiede circa 27 giorni dalla Cina al Nord Europa.

Citando "gravi disagi operativi", Maersk ha comunicato ieri sera che avrebbe imposto un supplemento immediato per coprire i costi aggiuntivi associati al viaggio più lungo, oltre a un supplemento per la stagione di punta, a partire dall'1 gennaio.

Hapag-Lloyd ha aggiunto che entro fine anno dirotterà 25 navi per evitare l'area.

La casa automobilistica cinese Geely dice a Reuters che le vendite di veicoli elettrici potrebbero essere danneggiate da un ritardo nelle consegne in Europa. Si tratta dell'ennesima azienda che segnala il rischio di disagi d'approvvigionamento.

Secondo Geely, la maggior parte delle compagnie di navigazione per le esportazioni europee hanno in programma di passare dal Capo di Buona Speranza.

L'allarme è di cattivo auspicio per altre case automobilistiche cinesi intenzionate ad aumentare le esportazioni in Europa a causa della sovraccapacità e della debole domanda interna.

Gli Stati Uniti hanno annunciato la creazione di una forza multinazionale per pattugliare il Mar Rosso, ma fonti marittime riferiscono che non sono ancora emersi dettagli e le aziende continuano a evitare l'area.

In un messaggio ai clienti, l'azienda di logistica CH Robinson Worldwide ha detto di aver dirottato più di 25 navi verso l'Africa meridionale nell'ultima settimana.

"È probabile che questo numero continui a crescere a causa dei rischi di guerra nel Mar Rosso e della siccità nel Canale di Panama", ha detto.

(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing XXX)